Dettagli Recensione
Inquietante
Avvicinarsi a James non è semplice.Il più inglese degli autori americani è un pilastro della letteratura, e ha uno stile che non accoglie subito il lettore a braccia aperte.
Ecco dunque che in questo racconto, all'apparenza un'innocente ghost-story con tutti i topoi del caso (la tecnica del racconto orrorifico attorno al fuoco, il racconto-cornice che racchiude quello vero e proprio e via discorrendo), viene narrata una vicenda allucinata e inquietante.
Una giovane istitutrice è chiamata a occuparsi di due bambini, nipoti di un uomo benestante e indaffarato,e, malgrado i timori iniziali, si ritrova davanti due creature dai modi squisiti e con fattezze da cherubini.
L'idillio si guasta ben presto quando la donna inizia a vedere delle strane apparizioni, nello specifico una donna altera vestita a lutto e un uomo dal volto pallido, e scopre che anche i bambini possono vederli.
Inizia così, per la donna, un percorso tortuoso e angosciante, che non manca di estenuare il lettore.
Il lettore inizia a chiedersi dove finisca la realtà e dove inizi l'allucinazione, e di certo la personalità dell'istitutrice è così tormentata da non risultare attendibilissima come narratore.
Sono i bambini ad essere maliziosi e a nascondere dei segreti terrificanti, o è l'istitutrice ad essersi "ubriacata" un po' troppo di spirito di servizio (se così si può dire)?
James è astuto: basta un aggettivo riportato in corsivo (almeno nella versione originale), una pausa in più, e capisci subito che qualcosa non va, che è tutto bizzarro, esagitato, e non sai più se ti fanno più paura i fantasmi o la governante, o i bambini con le loro frasi enigmatiche.
A me,ovviamente, ha fatto più paura la governante. A voi la scelta.
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Commenti
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mi mancava questo di James...mi incuriosisce..
abituato al suo stile, allora di sicuro non avrai
problemi ad apprezzarlo!
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