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Dieci piccoli indiani
 
Dieci piccoli indiani 2010-07-28 11:05:54 paolodal
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
2.0
paolodal Opinione inserita da paolodal    28 Luglio, 2010
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L'isola dei famosi

1) A parte il fatto di aver cambiato il titolo da 10 piccoli negri (e' e rimane cosi' nel libro, si parla di negri) in 10 piccoli indiani (dell'India o dell'America? nel secondo caso non sta bene dire neppure indiani, si dice Native Americans), tipica pruderie da politically correct...,
2) a parte lo spessore psicologico striminzito di dieci personaggi che sono dieci maschere sempre uguali e prevedibili (il militare che pensa e agisce da militare, la vecchia puritana che pensa e agisce da vecchia puritana, il giovane bello e viveur che.... indovina.... pensa e agisce da giovane bello e viveur, e cosi via ; sembra una commedia di Goldoni, con Arlecchino e Colombina)
3) a parte l'assoluta lontananza dal reale e non verosimiglianza dell'ambiente e dei fatti... ma vi pare che uno convince 10 persone, di cui sa vita morte e miracoli, ad andare su un'isola, e poi.... non dico altro per non svelare la trama
4) a parte le situazioni grottesche degne di un flm dei fratelli Coehn, dove i protagonisti nonostante muoiano ad uno ad uno, continuano a dissertare con distacco, senza mai rinunciare al te' delle cinque....

A parte tutto cio', questo romanzo viene considerato ''IL GIALLO'' per antonomasia! Se questo e' ''il giallo'', io sono un pellerossa.
Scusate, vado a guardarmi un telefilm del Tenente Colombo, che e' meglio.....

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Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato come compito per le vacanze agli scolari di seconda media
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411
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Commenti

15 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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28 Luglio, 2010
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Tralasciando il fatto che non sia d'accordo con la tua recensione (a me è piaciuto parecchio, se questi stereotipi non ti piacciono allora non ti piace Agatha Christie in generale), che peraltro è ben argomentata e quindi non darò il mio giudizio, il titolo originale era in effetti "Dieci piccoli negretti" (non negri), ed era preso dalla filastrocca per bambini che fa da sfondo a tutto il libro, nonchè dal nome dell'isola su cui i 10 si trovano reclusi, Nigger island (e qui sta il perchè non facciano altro che stare fermi in casa..non possono andare da nessuna parte). Quindi non è per politicamente corretto. E' la traduzione italiana, come per molti altri casi, che fa acqua.
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paolodal
28 Luglio, 2010
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Forse mi sono spiegato male. Il titolo originale del libro era ''dieci piccoli negri/ o negretti''. Non so se nell'Inghilterra del 1939 ''nigger'' fosse offensivo per i neri o meno (io penso di si). Sta di fatto che, quando il libro fu pubblicato in America, per evitare tutto cio' fu cambiato il titolo in ''e non resto' piu' nessuno'', il che mi sembra ok. Poi, pero', fu cambiato nuovamente in 10 piccoli indiani. Innanzitutto gli indiani nel romanzo non centrano nulla. In secondo luogo, se si fa riferimento agli Indiani d'America come sembrerebbe, si e' commessa una seconda gaffe non politically correct: non si dice Indiani, ma Native Americans.
Certamente non sono un appassionato di Agatha Christie, ma ho letto sue opere migliori di questa, che, ripeto, mi sembra letteratura per ragazzi.
Beh, se non litighiamo un po', che due palle ci facciamo in questo sito.....
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28 Luglio, 2010
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AAHAHHAHAHA!! è vero....bisogna inventarsele le polemiche!!!
Scherzi a parte, "dieci piccoli indiani" è solo una pessima traduzione italiana..
In america è sempre stato "Ten little niggers" o "E alla fine non rimase nessuno..." più politicamente corretto.
Io ho letto tutto di agatha christie e devo dire che questo, insieme a "Omicidio sull'Orient-express" e "Poirot e i Quattro", è decisamente il meglio della sua produzione.
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faye valentine
28 Luglio, 2010
Ultimo aggiornamento:
28 Luglio, 2010
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Una cosa è certa: di fronte alle recensioni di paolo non si resta mai indifferenti :) e questa cosa mi piace parecchio (pure quando non sono d'accordo!) :)
Detto questo, mi trovo concorde sulla pochezza della traduzione, davvero imbarazzante!! per quanto riguarda invece lo stile della Christie, devo associare il mio pensiero a quello di piero: è risaputo che la signora del giallo crea una serie di personaggi stereotipati con i quali non s'instaura nessune legame empatico, caratterizzati sommariamente per luoghi comuni. Essendo così, o si accetta questa "leggerezza", o non si legge la Christie. Io definisco i suoi romanzi gialli come "emozioni economiche", nel senso che, pur non prospettandoci una trama profonda e coinvolgente a livello sentimentale, ci danno quel "brividino lungo la schiena" che dovrebbe essere tipico della letteratura gialla e che si sta un po' perdendo in quella a noi contemporanea... Non voglio assolutamente che da questo mio commento passi una connotazione negativa: per me non si tratta di letteratura di serie B, è semplicemente narrazione finalizzata ad un unico scopo e con un'univoca chiave di lettura.
Concordo con paolo nel mettere un po' di pepe ogni tanto... e poi è così bello confrontare le proprie idee con quelle degli altri!!! :)
ciao, faye
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paolodal
28 Luglio, 2010
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Mi trovo d'accordo con Faye su quanto dice. Per quanto riguarda Piero, e' una persona con cui e' un piacere essere anche in disaccordo! alla prossima
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28 Luglio, 2010
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Per me vale altrettanto Paolo. E' sempre un piacere dissertare con te.
E sono anche d'accordo con faye. E sottolineo che grazie a lei per la prima volta leggiamo una recensione in un commento invece che in una scheda. :)))
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paolodal
28 Luglio, 2010
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stavolta la sua recensione e' solo per noi, siamo due privilegiati...
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28 Luglio, 2010
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rendiamo grazie..
:)))))))
:)) bravi, la recensione reale è qui, ne scriverò una "di facciata" per gli altri... ;)
bricconcelli!!
A presto, faye
In risposta ad un precedente commento

29 Luglio, 2010
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sai com'è non c'è la gatta....
:)))
15 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2

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