Dettagli Recensione
Quanti dolori per il giovane Werther!
E' da molto tempo che volevo leggere questo romanzo pluriosannato da tutti per la sua moderna (seppur sia un classico) originalità.
Ora che l'ho letto posso dire che sono contento di averlo fatto. Per me che sono abituato a leggere thriller e libri d'avventura e che, quindi, in genere preferisco le azioni ai pensieri è sembrato che nonostante la quasi assenza di fatti la lettura sia filata molto fluida, probabilmente grazie anche allo stile di scrittura utilizzato da Goethe. Spesso, tuttavia, i pensieri e le elucubrazioni di Werther possono trovare in disaccordo i più (in particolare quando parla del suicidio con Albert) ma il modo di presentarli è sempre, come dire, "leggero" nonostante l'importanza degli argomenti trattati. Particolare in questo romanzo è il radicale cambiamento di umore e di mentalità subito da Werther nel corso della storia; il protagonista passa infatti dall'ottimismo più puro al pessimismo più totale. Da notare infatti come vengono più volte citate le lecrime ed i pianti; all'inizio lacrime di gioia e commozione ma che con il passare del tempo diventano pianti di disperazione e sconforto.
Di certo non è un libro da regalare a uno che è stato appena lasciato dalla fidanzata ma è molto interessante anche per riscoprire il lato più mentale che fisico che esiste nel rapporto fra uomo e donna.