Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
L'irrazionalismo
Terzo e ultimo del ciclo dei Romanzi della Rosa, questo libro è profondamente legato alla biografia dell'autore von forti riflessi della sua relazione con Barbara Leoni.
Vi si colgono anche le ossessioni dello scrittore allora trentenne per l'arte di Wagner e il pensiero di Nietzsche sul tema della morte.
Un romanzo intriso di irrazionalismo, che m'è parso a tratti pesante.
La scrittura è bella, seppur 'molto dannunziana' anche nei suoi aspetti di retorica ed enfasi.
Una storia di patologico amore e di follia, ossessione e passione, da parte del protagonista maschile, posseduto da un desiderio totalizzante, volto all'impossibile.
Dominato da una "brama ardentissima di vivere", in lui "la sensualità assumeva quasi le forme d'un morbo", proteso com'era a "cercare la felicità nel possesso di un'altra creatura" .
La passione, basata su un'abnorme amplificazione emotiva, è però destinata a consumarsi. E lui pertanto non si percepiva mai del tutto realizzato. Avvertiva questa incompiutezza, assorbito com'era dalla propria "vita passionale", che lo faceva cadere "in una specie di paralisi psichica (...), una indifferenza peggiore della più acuta sensibilità", talvolta con un "unico, assiduo" pensiero: "il pensiero della morte" .
Indicazioni utili
a chi è interessato a G. D'Annunzio
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
Di D'Annunzio in prosa ho apprezzato il "Notturno" .
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |