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Trionfo della morte
 
Trionfo della morte 2023-08-20 13:17:45 Emilio Berra TO
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
Emilio Berra  TO Opinione inserita da Emilio Berra TO    20 Agosto, 2023
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L'irrazionalismo

Terzo e ultimo del ciclo dei Romanzi della Rosa, questo libro è profondamente legato alla biografia dell'autore von forti riflessi della sua relazione con Barbara Leoni.
Vi si colgono anche le ossessioni dello scrittore allora trentenne per l'arte di Wagner e il pensiero di Nietzsche sul tema della morte.
Un romanzo intriso di irrazionalismo, che m'è parso a tratti pesante.
La scrittura è bella, seppur 'molto dannunziana' anche nei suoi aspetti di retorica ed enfasi.

Una storia di patologico amore e di follia, ossessione e passione, da parte del protagonista maschile, posseduto da un desiderio totalizzante, volto all'impossibile.
Dominato da una "brama ardentissima di vivere", in lui "la sensualità assumeva quasi le forme d'un morbo", proteso com'era a "cercare la felicità nel possesso di un'altra creatura" .

La passione, basata su un'abnorme amplificazione emotiva, è però destinata a consumarsi. E lui pertanto non si percepiva mai del tutto realizzato. Avvertiva questa incompiutezza, assorbito com'era dalla propria "vita passionale", che lo faceva cadere "in una specie di paralisi psichica (...), una indifferenza peggiore della più acuta sensibilità", talvolta con un "unico, assiduo" pensiero: "il pensiero della morte" .

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Consigliato a chi ha letto...

a chi è interessato a G. D'Annunzio
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Commenti

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Le due stelle nella piacevolezza sono molto indicative, non so se ritornerò mai a D'Annunzio prosatore. Ciao Emilio.
Ciao Laura.
Di D'Annunzio in prosa ho apprezzato il "Notturno" .
Senza dubbio, la stile di scrittura in prosa di D'Annunzio non è leggerissimo, però non manca di bellezza e fascino. Una lettura che, per me, risale agli anni del liceo. Da allora D'Annunzio, prosatore o poeta, mi è sempre piaciuto molto.
Questo libro, Laura, mi pare iper-dannunziano.
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