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Uno spaccato di Sardegna del primo 900
Nel suo romanzo forse più noto, l’autrice descrive uno spaccato della Sardegna dei primi del 900, in cui i personaggi sono immersi in una cultura isolana estremamente distante da quella odierna. Il protagonista è Efix, un servo fedele alle sue 3 padrone cadute in disgrazia dopo la morte del padre e costrette ad abbassare il livello del proprio status sociale. La situazione peggiorerà ulteriormente quando Giacinto, il figlio di una quarta sorella emigrata a Roma, decide di trasferirsi in Sardegna. Atteso come un giovane brillante proveniente da una grande città, Giacinto si rivelerà invece un ragazzo immaturo ed inconcludente, che finirà per mettere a rischio i pochi averi restati alle 3 zie. Sullo sfondo di questa storia, descritto come un mero osservatore ma in realtà capace di indirizzare le scelte di tutti, c’è Efix che, seppur dubitando in taluni momenti della sua condizione e del senso della sua vita, riuscirà a trovare la giusta via d’uscita restando fedele al suo ruolo fino alla fine. Il tema principale del romanzo è la condizione di vita del singolo, che ognuno ovviamente cerca di migliorare, talvolta anche a discapito del prossimo. Non sempre però questo è possibile e, dunque, occorre accettare l’esistenza che siamo chiamati a vivere cercando di fare del nostro meglio, per noi stessi e per coloro che ci circondano.
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Un libro letto e riletto. Mi ha convinto che il Nobel assegnato all'autrice non era affatto una 'quota rosa' .