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Conoscere un Lager
Anni fa, avevo fatto una "gita" ad Auschwitz e ne ero rimasto sconvolto e pietrificato.
Poi leggendo questo libro, avevo dato un senso agli orrori commessi in questo posto dimenticato da Dio e dagli uomini.
L'autore ha il pregio, di raccontare questa immane tragedia, mantenendo sempre un tono abbastanza distaccato, freddo, non esaltato, non drammatizzato.
Sembra solo che voglia raccontare quello che succedeva, senza dover farcire il linguaggio con frasi ad effetto o superlativi, che andrebbero a nuocere il resoconto storico e umano che egli ha così fin troppo perfettamente descritto.
Il tema è molto delicato, soggetto a miriadi di interpretazioni.
Levi è stato un partigiano anti fascista, appunto deportato ad Auschwitz. Come ne sia uscito vivo è puro miracolo, come abbia avuto la forza di scrivere quello vi accadeva è qualcosa di veramente unico e grandioso, poichè le atrocità che ha visto o sopportato, a mio avviso sono qualcosa che già difficilmente uno può cercare di riportare alla mente, figurarsi mettere il tutto su carta, i dettagli, le torture, la fame, il freddo, la paura che logora. Ci vuole coraggio e grande cuore.