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Gli indifferenti ovvero i nichilisti di Dostoevski
Premetto, non sono un grande appassionato di autori italiani, ma per me Moravia è un Grande vero, una mente illuminata che ha creato libri belli e senza tempo.
Gli indifferenti è un libro veramente bello, scritto con uno stile asciutto, diretto, senza moralismi e patetismi.
Insomma una lettura che non può mancare se si ha passione per i tratti psicologici della società italiana e in special modo di quella giovanile.
Un libro scritto decenni fa, ma drammaticamente attuale.
Credo che l'idea germinale dell'autore sia stata un po presa dal grande genio Dostoevsskij e il suo concetto estremo di nichilismo.
Certo, bisogna anche vedere se esiste un autore che non sia stato influenzato dalla grandiosa e unica letteratura russa classica.
L'indifferenza è uno stato mentale che aliena i vari personaggi che affrontano o cercano di affrontare gli eventi della vita.
E' una indifferenza abbastanza snob, con il Moravia, sempre molto affascinato dall'alta borghesia romana e dai quartieri dei vip capitolini.
Perchè sono indifferenti: lo sono, poichè avendo tutto ciò che desiderano, alla fine non hanno più necessità di andarsi a sbattere per ottenere le cose. Lo sono, poichè i rapporti che intrecciano sono alterati dall'interesse economico e dallo status sociale.
A me piace molto leggere i romanzi di Moravia, poichè ho vissuto quasi tutta la vita in uno dei quartieri chic che egli ben descrive (anche se ora di quella signorilità non ne è rimasta quasi nulla) e quindi quando sfoglio le pagine, leggo dei palazzi, i giardini, le strade che ben conosco, mi ritorna alla memoria la gioventù e le amicizie oramai sparite per sempre, inghiottite dal tempo e dall'ineluttabile corso degli eventi.
Moravia era un grandissimo scrittore, quasi profetico. Conosceva bene la psicologia delle masse e soprattutto aveva ben presente come il contesto cittadino abbia una influenza decisiva sull'indirizzare la vita delle persone.
Un grande scrittore, un fine conoscitore dell'animo umano.
Poco tempo fa, sono venuto a sapere che c'è anche un museo a lui dedicato nel quartiere Prati. Eravamo vicini di casa, ecco perchè lo sento così vicino e familiare. Presto andrò a far visita al suo studio ove scriveva questi ineguagliabili testi, che arricchiscono la biblioteca di chi ha la fortuna di leggerli.
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