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Senilità
 
Senilità 2019-09-20 06:00:59 68
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
68 Opinione inserita da 68    20 Settembre, 2019
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Quale vita?

“ Senilità “, pubblicato nel 1898, diversi anni prima di “ La coscienza di Zeno “, è un romanzo imbevuto di modernità che ha ricevuto fama e lodi tardive quale anticipatore di importanti temi del Novecento.
Una narrazione ancora in terza persona, che ricalca il naturalismo francese, un afflato che riflette il complesso mondo interiore del protagonista, diversi elementi autobiografici ed una costruzione vissuta su senso di attesa e precarietà, nel rimuginino di una vita non vita.
Permane un ondivago e nevrotico flusso amoroso, un desiderio artistico precocemente destituito, nella persistente duplicità bugia-sogno ed un lungo percorso interiore ( imbrattato di tracce ebraiche e filosofiche ) intriso di fantasmi ma ancora ignaro della futura psicanalisi .
Emilio Brentani è un borghese trentacinquenne diviso tra carriera e famiglia, nell’ animo una brama insoddisfatta di piaceri ed amori ed un’ idea affranta di non avere vissuto, paralizzato dalla paura di se’ e da una certa debolezza caratteriale.
Una carriera composta da due piaceri distinti, un impieguccio di poca importanza presso una società di assicurazioni ed un amore letterario dissolto dopo la pubblicazione di un lodatissimo primo romanzo. La sua esperienza di vita si limita a qualcosa che ha succhiato dai libri, pervaso da una diffidenza e da un certo disprezzo per i propri simili in un reale che sfugge ogni imprevisto.
Ecco sbocciare la contraddittoria ossessione amorosa per Angiolina, bellezza enigmatica da educare, l’amicizia per lo scultore Balli, maestro, guida e suo alter ego, così credibile e seducente da rubargli la scena, nel mentre la convivenza con l’ infelice e sfortunata sorella Amalia, confidente a metà e compagna di questa sua nuova avventura.
In Emilio vivono due anime che non riesce ad unire, calato nella soddisfazione ondivaga del possesso incompleto di Angiolina, tra sogno e desiderio, gelosia e menzogna, tentando di ingannare gli altri, e se stesso, sull’ importanza della sua avventura.
Il ribaltamento di ruoli ed il suo rifiuto sono motivo di continuo sconforto, l’ interessamento di lei per altri uomini si fa tremendamente doloroso come il convincimento di essere vittima delle sue menzogne.
Ed allora Emilio crea un amore immaginario che possa piacere anche ad Amalia, ..... “ un riflesso, un’ ombra, un movimento “.... e .... “ tutto assume la forma e l’espressione di un fantasma fuggitivo” ... Un giorno, se lo volesse, Angiolina potrebbe essere finalmente sua, eppure in questa relazione ha immesso un’ idealità che lo rende ridicolo ai propri occhi ed in fondo è lui, non l’ amata, ad essere strano e malato.
Il Brentani continua a dibattersi tra bugie e sogni, quei sogni che rovesciano la realtà, pure illusioni per “ tranquillarsi “. La rottura della relazione con Angiolina, invaso dalla certezza di ripetuti tradimenti, lo potrebbe riavvicinare ad Amalia, così simile a se’, per dedicarvisi completamente, una povera creatura innamorata ( del Balli ) e non corrisposta, la sola donna che lo accetta per quello e’.
Li accomuna l’ imbarazzante desiderio di piacere, un sentimento che toglie ogni naturalezza, specchio vicendevole di un dolore che finisce con il non avvicinarli.
La libertà concessasi dopo l’ abbandono di Angiolina, scambiata per salutare essenza, pare ad Emilio noiosa mitezza e guarigione. Già in passato si era affidato all’ quale cura estrema per sottrarsi all’ inerzia, ed allora scrivere un libro potrebbe rivelarsi salvifico, ma forse sarebbe meglio vivere con Angiolina quella passione che non riesce a scrivere, togliendosi per un momento dai panni del semplice osservatore, e dire di averla conosciuta davvero.
Ma quale passione ed idealizzazione lo lega all’ amata? E quale la vera felicità se non la sola felicità, il dedicarsi in toto a chi ha bisogno di tutela e sacrificio? La fine imprevista di un legame imprescindibile significa togliere ai giorni la sola dolcezza, l’ abbandono dell’ amore idealizzato la via per esercitare la propria vendetta.
Che la sua colpa sia stata l’ avere preso la vita troppo sul serio e la vecchia abitudine di ripiegarsi e guardarsi dentro pensando che la principale sventura sia stata l’ inerzia del proprio destino?
La fine di tutto parrebbe l’ inizio di una vita in cui trovare la propria essenza, invero l’ assenza di amore e dolore gli hanno sottratto una parte fondamentale di se’.

“Senilità “ è un romanzo complesso, intenso, maturo e moderno nei temi trattati, che anticipa il rapporto salute-malattia e l’ impossibilità di vivere la vita nella sua interezza.
In esso letteratura e vita restano due esperienze separate e distinte, ma attraverso la prima si può cercare di salvare e recuperare la seconda ( ed è ciò che Emilio Brentani cercherà di fare ).
Figlio di una formazione positivista Svevo risponde ad un meccanismo logico estraneo a qualsiasi approccio mistico così come pare essere poco interessato ad elementi psicologici ed inconscio, intento a scoprire il nesso Vita/ illusione e realtà/fantasia.
Una realtà assai lontana da qualsiasi ipotesi conoscitiva in un Novecento ( di cui Svevo e Pirandello ne saranno anticipatori ) che vedrà sempre più l’ intellettuale immerso in ipotesi di reale, più che nella realtà stessa, elevando la figura dell’ inetto ad inguaribile protagoniste.

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Commenti

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Non ho ancora letto questo libro, ma ho amato La coscienza di Zeno, libro meraviglioso. Grazie per avermelo ricordato.
siti
20 Settembre, 2019
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Ottimo commento per un romanzo bellissimo!
Sempre notevole, Gianni!
Ti sorprenderò nel dirti di non aver letto questo libro. "La coscienza di Zeno" , che pur ho apprezzato, è come se mi avesse saziato.
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