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Gli indifferenti
 
Gli indifferenti 2019-06-13 15:52:16 siti
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
siti Opinione inserita da siti    13 Giugno, 2019
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Anticipando Camus

1929. Ventidue anni per il giovane autore. La sua opera d'esordio.

Sarebbero sufficienti queste coordinate per capire il valore di questa opera se ricordassimo semplicemente che siamo in epoca fascista, che fare letteratura all'epoca, soprattutto per dissentire, era pressoché impossibile e che la stessa letteratura, se voleva calarsi nel reale, non aveva altra scelta se non quella di contribuire a celebrarne i fasti.
Eppure questo è un potente romanzo realista e segue capolavori quali La coscienza di Zeno (1923) e Uno nessuno e centomila (1926). Pirandello, Svevo, Moravia: giovanissimo e già capace di rappresentare la stanchezza, la noia, il disincanto, lo stallo più assoluto della classe borghese e di farlo, tra l'altro, sulla scia delle potenti letture che avevano riempito la sua giovinezza malata: Joyce, e Dostoevskij. Senza dimenticare lo stesso Svevo di Senilità. Impossibile non ricordare Emilio Brentani in Michele, con i dovuti distinguo. Realismo appunto a restituire una situazione di stallo totale. Tutto nella narrazione è funzionale a ottenere il più assoluto immobilismo: il tempo rappresentato, appena due giorni, lo spazio gestito nelle dicotomie aperto-chiuso, grande- piccolo, o attraverso atmosfere cupe, coltri polverose di vecchi tendaggi, luce soffusa o assente. I personaggi, cinque appena, al centro la famiglia monca e decaduta, una coppia, guarda a caso fratello-sorella, un trio con la madre, un quartetto con Leo, una cinquina esplosiva con l'amica della madre. Rapporti tesi, difficili, ambigui fra di essi, sulla scia di un latente erotismo declinato nelle sue più rocambolesche variazioni. Dialoghi pressanti, è tutto un vociare che tace la verità. Ambivalenza totale, rovelli interiori, consapevolezza assoluta e presa di coscienza della propria inettitudine, accettazione totale di essa secondo differenti scelte: Michele e Carla che Carlotta non può divenire. Un finale aperto e ambiguo. Un 'opera magistrale.

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Camus
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Commenti

10 risultati - visualizzati 1 - 10
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Laura, commento di grande pregio e ottima disamina. Mi hai fatto tornare voglia di leggerlo, brava!
Moravia di mi piace tantissimo! Questo romanzo mi manca, ne ho solo reminiscenze scolastiche. Devo subito correre ai ripari. Mi serve un’altra vita per recuperare gli arretrati!
Come sai, Alberto Moravia in effetti si chiamava Michele , proprio come il protagonista giovane del libro. Ovviamente la coincidenza non è casuale. Non so se lo scrittore abbia detto qualcosa al riguardo.
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Cristina72
14 Giugno, 2019
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@Emilio, in realtà si chiamava Alberto Pincherle. Forse ti sei confuso per l'assonanza del cognome.
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siti
14 Giugno, 2019
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Grazie cara, ma tu hai già letto tanto Moravia, se non sbaglio.
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siti
14 Giugno, 2019
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A chi lo dici!. Qui era una rilettura, non lo ricordavo bene e non l'avevo apprezzato a 20 anni.
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siti
14 Giugno, 2019
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Emilio, a me risulta quello che dice sotto Cristina. Se sai altro, informarci.
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siti
14 Giugno, 2019
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Ciao cara!
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Emilio Berra  TO
15 Giugno, 2019
Ultimo aggiornamento:
15 Giugno, 2019
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Cristina, mi scuso, hai ragione.
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Emilio Berra  TO
15 Giugno, 2019
Ultimo aggiornamento:
15 Giugno, 2019
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Laura, mi scuso, avete ragione.
10 risultati - visualizzati 1 - 10

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