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Quiete apparente
"Siamo proprio come le canne al vento, (...) siamo canne, e la sorte è il vento."
"Sì, va bene: ma perché questa sorte?"
"E il vento, perché? Dio solo lo sa."
Una Sardegna che profuma d'antico. Tre sorelle nubili in una vecchia dimora testimone di un passato di ricchezza e specchio della decadenza attuale. Persino la più giovane di esse "riviveva talmente nel passato che il presente non la interessava quasi più".
Il loro attempato e fedele servitore, presso l'unico podere rimasto.
Ecco che si fa vivo un nipote ignoto, figlio di una sorella ora defunta, fuggita di casa ancora ragazza e mai più tornata.
Quasi in contrasto con la tetra casa, "il grande paesaggio pieno di luce", "sotto i monti azzurri e chiari come fatti di marmo e d'aria".
Dietro l'apparente quiete, c'è però un delitto e c'è il castigo. Il delitto è segreto e nascosto ; il castigo, un peso opprimente e dura una vita.
Certo che viene in mente Dostoevskij , ma il mondo e la scrittura della Deledda sono peculiari e legati alla sua terra d'origine lasciata per vivere a Roma ; una realtà lontana, fuori dalla Storia, fra leggende e tradizioni.
Anche la grande scrittrice sarda, come il celebre Autore russo, non è però ripiegata su stessa.
La sua bellissima scrittura, punteggiata di note cromatiche, tende a smorzare l'elemento drammatico della realtà rappresentata. Anzi, nelle sue pagine si percepisce chiaramente il soffio lieve che schiude alla luce.
Indicazioni utili
narrativa d'autore
Commenti
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La tua bella isola sicuramente è molto cambiata nell'ultimo mezzo secolo. La letteratura è una buona chiave per sentire le atmosfere che stanno alle sue radici.
Per me è stata una riscoperta.
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Il mio rammarico resta quello di averlo letto tardi, purtroppo... E da isolana me ne vergogno.