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Il Gattopardo
 
Il Gattopardo 2018-09-01 13:35:42 Chiara77
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5.0
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Chiara77 Opinione inserita da Chiara77    01 Settembre, 2018
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L'ultimo Gattopardo

“Il Gattopardo” fu scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa fra il 1954 e il 1956. Il manoscritto venne però respinto dall'editore Mondadori e da Elio Vittorini per conto dell'editore Einaudi fra il 1956 e il 1957, anno in cui l'autore morì. Nel 1958 l'editore Feltrinelli pubblicò l'opera e il successo fu grandissimo, anche se, purtroppo, post mortem. Il romanzo vinse il Premio Strega nel 1959 e nel 1963, Luchino Visconti ne trasse un celebre film, interpretato da Burt Lancaster, Claudia Cardinale e Alain Delon.
La vicenda si apre nel maggio 1860, pochi giorni prima dello sbarco dei Mille ed è ambientata in Sicilia. Viene raccontato il momento del passaggio dal governo dei Borbone all'unificazione italiana dal punto di vista di una famiglia della grande nobiltà palermitana, i Salina, il cui stemma nobiliare, è, appunto, un gattopardo. Il protagonista è don Fabrizio, un uomo ormai di mezza età all'inizio della narrazione, colto e aristocratico. Ha avuto sette figli ma il giovane a cui è più legato è il nipote, figlio di sua sorella, Tancredi, rimasto orfano di entrambi i genitori e del quale il re Borbone lo aveva nominato tutore. Tancredi è un ragazzo brillante e molto scaltro, ironico ed irresistibile. Sarà proprio lui a pronunciare la celebre frase “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, mentre sta preparandosi ad unirsi ai Mille, non certo perché seguace delle idee democratiche e repubblicane ma perché, essendo molto furbo, aveva già capito quali sarebbero stati i vincitori e si apprestava a saltare sul loro carro per salvaguardare i propri privilegi. In seguito Tancredi trova la sposa ideale nella bellissima Angelica, una borghese molto ricca che faceva proprio al caso suo, visto che lui, pur essendo un Principe, non aveva un soldo.
Non sorprende che il romanzo sia stato inizialmente rifiutato dai principali editori italiani degli anni Cinquanta del Novecento. Nel clima letterario di allora “Il Gattopardo” si collocava come un'opera fuori contesto, con uno stile e dei contenuti del tutto originali e diversi rispetto alla situazione storico-culturale di quegli anni. Questo ce lo fa apprezzare anche di più, se possibile.
Indimenticabile la figura del principe Fabrizio, intellettuale pessimista e profondamente disilluso, che si accinge a spietato osservatore della realtà siciliana, in cui sembra non scorgere nessun segno di miglioramento con il procedere del tempo e della storia. E tanto più è pessimista verso gli uomini quanto è in grado di provare conforto e sollievo attraverso le stelle, i pianeti, la natura ed anche la morte, accolta come parte indissolubile e necessaria della vita stessa.
In conclusione quindi, un'opera di grande spessore letterario, che non possiamo non leggere o rileggere con grande piacere e soddisfazione intellettuale.

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Commenti

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Una bella recensione di un capolavoro della letteratura non solo italiana.
Bella presentazione, Chiara.
Un piccolo (per quantità) capolavoro. A mio avviso, con qualche pagina di troppo : l'ho verificato rileggendolo in una edizione Feltrinelli 'per la scuola' , con sapienti tagli che l'hanno reso scorrevolissimo, migliorato.
Un libro sempre attuale, anche se scritto più di mezzo secolo fa e ambientato nel Risorgimento. Complimenti per l'ottima analisi Chiara.
In risposta ad un precedente commento
Chiara77
02 Settembre, 2018
Ultimo aggiornamento:
02 Settembre, 2018
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Grazie Renzo. Il romanzo è veramente un capolavoro della letteratura.
In risposta ad un precedente commento
Chiara77
02 Settembre, 2018
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Esatto Emilio, che sia un capolavoro non si discute, ma, con qualche pagina in meno, avrei dato le 5 stelline complete. Grazie per il commento.
In risposta ad un precedente commento
Chiara77
02 Settembre, 2018
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Grazie Enrico. Sì, in effetti è, per molti aspetti, ancora attuale e merita sicuramente di essere letto e conosciuto anche al giorno d'oggi.
siti
02 Settembre, 2018
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Bel commento per un bel libro, condivido le impressioni circa lo stile non sempre fluido.
lapis
02 Settembre, 2018
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Ottima recensione, Chiara. Un'opera che ho letto a scuola e che meriterebbe di certo una rilettura oggi.
In risposta ad un precedente commento
Chiara77
02 Settembre, 2018
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Grazie Laura!
In risposta ad un precedente commento
Chiara77
02 Settembre, 2018
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Grazie anche a te, Manuela. Anch'io lo avevo letto a scuola tanti anni fa e l'ho riletto molto volentieri.
12 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2

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