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CUORE, SENTIMENTO E PATRIOTTISMO
Ho letto questo libro oggi, a 42 anni, tentai di leggerlo da bambina ma ne ho un ricordo sfocato, all’epoca non riuscii a portarne a termine la lettura perché mi spaventava ed a tratti mi faceva piangere. Oggi non riesco decisamente più ad abbracciare quel giudizio acerbo, trovo invece questo classico della letteratura italiana profondo, dettagliato, di buoni sentimenti a tal punto da apparire come una lettura educativa eppur ugualmente apprezzabile e di spessore.
La storia è narrata sotto forma di diario di un bimbo Torinese che segue la terza elementare nell’anno 1881-1882 sotto il Regno di Re Umberto I, in un periodo storico in cui il popolo è permeato da un forte patriottismo dovuto alla recente Unità d’Italia, perpetrata nel 1861.
Nonostante il clima politico e sociale di oggi sia ben diverso non si possono non apprezzare i valori umani trasmessi dal libro, quando lontano dalla società moderna il mondo dell’epoca, denso di avvenimenti importanti, viene visto e sentito con un’attenzione ed una profondità di sentimenti oggi impensabili.
L’attenzione del bimbo a ciò che lo circonda e la sua spiccata sensibilità oggi colpiscono per il forte contrasto con il mondo odierno, per tanti aspetti più superficiale, veloce e troppo pieno di informazioni che non ci permettono di soffermarci sulle piccole cose. Per quanto siamo ora in un’epoca molto differente, non si può che apprezzare queste pagine a dispetto del fatto che possano sembrare esageratamente educative al patriottismo ed ai buoni sentimenti.
Proprio i buoni sentimenti e l’attenzione meticolosa per il prossimo, la dedizione ai dettagli, sia per quanto concerne l’aspetto esteriore delle persone che per il loro animo, è argomento trattato ed approfondito in tutta la narrazione principale del libro.
I racconti di scuola che intercalano lo svolgersi dell’anno scolastico di Enrico sono invece per lo più dedicati all’amor di patria e rimangono onestamente indimenticabili nel lungo periodo, volti ad insegnare ai ragazzi dentro e fuori del libro l’amor di patria e la incredibile forza della bontà d’animo, della dedizione, dei legami famigliari, del rispetto e dell’amore per gli altri.
Infine la narrazione estremamente buonista del libro, con addirittura degli intercalari da parte dei genitori di Enrico che calcano la loro funzione educativa sul figlio, lo rende sicuramente un libro adatto ai ragazzi, perché porta alla riflessione e forse può portare un po’ dei valori di un tempo anche ai bimbi e perché no, agli adulti, di oggi.