Dettagli Recensione
DIPLOMAZIA E RIFLESSIONE
Qualche mese fa la mia prof.ssa di religione fece vedere a me e alla mia classe un video di una intervista a Levi e rimasi molto colpita dalla sua diplomazia e compostezza; ogni domanda aveva una completa, approfondita e precisa risposta, pronunciata senza pensamenti o giri di parole.
Avevo grandi aspettative per questo libro, ma ne sono rimasta un po' delusa.
Premetto, secondo me tra sapere e capire c'è un'abissale e fondamentale differenza. In "Se questo è un uomo" io cercavo una testimonianza struggente, capace di emozionare e tormentare il lettore, rendendolo partecipe dell'immenso dolore, provato solamente perché si crede in ideali differenti.
Con questo libro non pretendevo di capire l'inferno del Lager - mi rendo conto questo sia impossibile -, ma mi aspettavo di comprenderne almeno una parte.
Levi è un genio perché offre tutti gli elementi necessari per poter conoscere e permettere un'interpretazione personale del dolore; ora, io mi rendo conto di intromettermi in gusti personali e non mi meraviglio se molte persone saranno contrarie al mio pensiero, ma, a mio parere, il libro non fornisce altrettanti elementi per poter capire la situazione trattata. In altre parole, ora so una parte di storia dei prigionieri, ma non sono riuscita a mettermi in contatto con loro, non li ho sentiti vicini durante la lettura; questo mi ha delusa.
Io ho 17 anni, è logico che io sia curiosa e avida sia di conoscenza, sia di emozioni; consiglio a tutti lo studio di questo libro, ma credo anche che il documento sia più appropriato a una lettura adulta; i giovani hanno bisogno anche di una dose maggiore di coinvolgimento emotivo.
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