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...Infin non avrà più senso dire: domani.
"Se questo è un uomo" è la storia di un uomo speciale: prima dell'esperienza nel Lager, del racconto degli stenti e delle fatiche, dei profili degli amici incontrati, delle riflessioni sulla vita che scorre inesorabile e che potrebbe smettere di farlo tra un battito di ciglia e l'altro, "Se questo è un uomo", è la bellissima (sì, bellissima) storia di un uomo. Di Primo Levi.
E tutto questo è fantastico, bizzarro e sorprendente allo stesso modo: perchè nonostante i suoi sforzi di far capire a noi, figli dell'era moderna che mai potrà inalare la più grande tragedia, forse, potrà solo perpetrarne la memoria, che nei campi, gli uomini, non c'erano più, che erano solo Haftlinge (cme Primo spesso ricorderà), cose, numeri, oggetti sviliti dalla ferocia umana, più mi sforzo di convincermi che "Se questo è un uomo" è il monito che ricorda che , in Primo Levi, riconosco un grande uomo.
Un uomo riuscito a mettere da parte la sua sensibilità, a calare la maschera della larva che volevano diventasse, a "sapersi organizzare", a far finta di seguire ogni regola; un uomo perfettamente consapevole del suo deperimento quotidiano, ma con un cervello frizzante che pesca dai ricordi maledetti ora la Divina Commedia, ora le formule chimiche su cui a Torino lavorava e che nel campo gli torneranno utili.
Primo Levi era uno dei tanti, italiano torinese laureato in chimica, un numero "grande" (cioè uno degli ultimi arrivati) prima, un numero "piccolo" dopo, uno dei migliori e più conosciuti, sino all'alba dl 27 gennaio 1945. Uno che riuscirà, nonostante il freddo paralizzante, la fame ottenebrante e la malattia-carnefice, a destreggiarsi, ad arrangiarsi, a difendere la vita, con l'arte dell'accontentarsi, ricordandosi di smettere di pensare e sforzandosi di non capire.
"Se questo è un uomo" è uno di quei libri che fanno rivoltarsi nel letto, che ti impediscono di addormentarti subito, che ti fanno mangiare tutto sino all'ultimo boccone. E' una lezione di vita. E' una storia, niente di più, niente di meno: ed è proprio la semplicità e la freddezza di spirito con cui sbatte in faccia questa dura realtà, che lascia senza parole. E sarà stato proprio questo l'effetto sperato.
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