Dettagli Recensione
Il contrario di nulla
La noia. Cos'è davvero la noia? Una risposta semplice, di una persona semplice, dalla vita semplice e dal pensiero semplice sarebbe: il contrario del divertimento. Ma Moravia dice no, la noia è qualcosa di indescrivibile e indecifrabile, radicata in ogni cosa persino nel divertimento, essa dà un piacere effimero quanto infimo e ci rende schiavi al suo gioco. La stessa schiavitù patita per la noia è quella di Dino, protagonista del libro, infatuato dalla sensuale Cecilia, la quale diviene nel racconto una vera e propria allegoria della noia che sembra averla presa in ostaggio rendendo ogni suo aspetto ideale vuoto e privo di un perchè che si esaurisce in frasi fatte e in espressioni nel puro stile dei luoghi comuni. Moravia rapporta questa situazione alla societá dei suoi anni ma sicuramente si puó leggere questo scritto anche oggi trovando molte similitudini. Anzi vorrei ribadire la cosa dicendo che questo libro sembra esser stato scritto ai giorni nostri da uno dei pochi indignati della noia collettiva che ci sta sopraffando sempre di più e che ci sta rendendo vuoti e privi di valori morali come Cecilia.
Il libro è scritto nel puro stile di Moravia, in protesta alla societá, in un sublime mix di pensieri e considerazioni scritte nel modo con cui lo scrittore ci ha sempre abituati lasciandoci spunti per riflettere sulle cose a fronte di ogni situazione. Ne consiglio vivamente la lettura e dopo di essa spero anche un una attenta e minuziosa riflessione anche sul mondo odierno.