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Canne al vento
Leggere le opere di Grazie Deledda significa farsi trasportare in luoghi e tempi oggi lontani.
E' la terra sarda, con la sua natura aspra e incontaminata, i suoi odori, i frutti della terra, bene prezioso e vitale, i fiori profumati, gli alberi mossi dalle voci del vento.
E' la terra sarda e le sue genti; una terra avvolta da un misticismo misterioso e cupo, segnata dall'osservanza delle tradizioni e dei culti locali.
I personaggi che animano le pagine di questo romanzo sono uomini e donne schiacciati dalla vita e dal loro destino; la bontà si mescola al rancore e all'egoismo, la malvagità si fonde con la ricerca del bene;insomma la mano invisibile del fato sembra competere con il libero arbitrio dell'uomo.
La mano dell'autrice oltre a cogliere l'essenza della sua terra, si propone sempre un'indagine sull'uomo, sui suoi volti, sui suoi errori.
L'uomo della Deledda è un essere corroso da rimorsi, da dubbi, è un uomo talora in balia di un destino avverso e deve scegliere la strada, rapportandosi col prossimo.
Canne al vento è un racconto intenso, a tratti lirico a tratti duramente realistico, mosso da un flusso narrativo liquido e denso al tempo stesso, dove la tensione accumulata si scioglie solo alla fine.
Una grande voce della nostra letteratura, che ci ha lasciato una sua personale rappresentazione della vita; una vita in cui il bene incontra spesso la strada del male, una vita dove il dolce svanisce nell'amaro.
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Commenti
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spero col tempo di leggere tutto dell'autrice!
i suoi romanzi resistono al tempo e riescono ancora a trasmettere tanto al lettore.....
Ho avuto odo di apprezzare anche "La via del male", meno conosciuto ma un grande affresco!
io continuerò a leggere altro di lei!
fai un pensierino anche a "La via del male" della stessa autrice...secondo me potrebbe piecerti!
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