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Storia di una ragazza
Scritto in epoca giovanile in stile toscano, e quindi senza termini di origine siciliana, il romanzo epistolare (esclusivamente composto dalle lettere della protagonista inviate a una ex compagna di convento) pare sia ispirato a un amorino adolescenziale di Verga.
Nella storia, che pur non appartenendo al verismo abbracciato in seguito dallo scrittore, ne getta tuttavia le basi per l'accurato studio psicologico della protagonista, si ravvisa il destino di una ragazza di povere origini costretta suo malgrado a entrare in convento e prendere i voti perché orfana e priva di sostentamento. Le differenze di trattamento tra la protagonista e la sorellastra, ricca erede della matrigna, sono ben evidenti malgrado la povera Maria sembri non avvedersene, e, al contrario, è grata dell'ospitalità familiare.
Drammatiche le pagine dedicate alla malattia e alla depressione di cui la ragazza è vittima al rientro in convento, quando si avvede di non essere affatto convinta di prendere i voti e, come accaduto a molte, è fatta monaca per forza.
Verga non è stato certo il primo a occuparsi di queste finte vocazioni, ma la sua Maria commuove e avvince per il pathos che lo scrittore è capace di creare soltanto con le lettere di un'adolescente ingenua e non molto acculturata.
Un romanzo poco noto che già mostra il grande scrittore poi rivelatosi con la "Trilogia dei Vinti".