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Perché abbiamo bisogno di Giacomo (e dei classici)
Uno dei più grandi poeti della letteratura mondiale, nato e vissuto in una Italia in pieno fermento rivoluzionario-primorisorgimentale, non è stato capito dai contemporanei ed è stato "usato" da parte dei posteri.
Leggere le "Operette morali" ci impegnerà forse un poco per la sintassi a volte obsoleta (ma per i tempi elegantissima) per i riferimenti colti e per la sottile ironia (che diverte!) ma questa lettura ci lascia il sentimento di un uomo che cerca di calcolare una realtà sempre più complessa.
Leopardi, nelle Operette cerca appunto quella "morale" di cui ritiene che il mondo sia privo. O meglio, la "morale" c'era ma era falsa e falsificata da alcuni potere forti (i vari signori, il Papato, chi deteneva le redini della letteratura a livello sovrastatale - l'Italia era ancora divisa in tanti Stati!).
Vi consiglio di leggerle, queste Operette davvero simpatiche. Scherniscono un certo perbenismo. Ne ha per tutti, Giacomo. Per tutti coloro che fingono!
Ne uscirà un ritratto senza tempo dell'ipocrita frastornata e del vero sapiente (colui che ha la morale) che riesce a capire l'incomprensibile mondo di allora e di oggi.