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La possibilità (concreta?) di una seconda vita
Tanti sanno che questo è il romanzo che ha reso celebre Pirandello, ma pochi sono a conoscenza del fatto che il personaggio di Mattia Pascal nasca in un periodo davvero complicato della sua vita.
Innanzitutto, è da sottolineare la novità pirandelliana nel porre un "anti-eroe" come protagonista: si tratta del cosiddetto inetto, ossia quell'individuo incapace e apatico che tenta di fuggire da una vita grama con la speranza di spiccare definitivamente il volo.
Una vera e propria fuga dalla realtà che segna metaforicamente la crisi del Verismo e del Positivismo, con il nativo di Girgenti che non fa nulla per nascondere il suo "cattivo occhio" verso la città, considerata il controverso risultato finale del progresso scientifico.
La famiglia come nido e prigione, l'importanza del caso, l'inettitudine e la crisi d'identità sono le tematiche di una struttura narratologica circolare in campo a un vero e proprio romanzo di "anti-formazione", nel quale si muovono Mattia e Anselmo Paleari, alter ego dell'autore, tra capoversi di filosofia moderna, spunti ironici e religione.
Il tentativo di "porsi al di fuori della vita" non è mai stato così drammaticamente difficile.
Indicazioni utili
Sei personaggi in cerca d'autore;
Enrico IV;
Così è, se vi pare;
Uno, nessuno e centomila.
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