Dettagli Recensione
Altro che gattopardo!!!
Bello, bellissimo, esauriente a 360 gradi. Spaccato fotografico di un periodo storico con l'iserimento di tanti personaggi dipinti a regola d'arte.
L'inizio è apparentemente caotico, sconnesso, irritante: l'importante è andare avanti ed ogni tessera troverà da sè il proprio posto, il dipinto prenderà forma e sarà sempre più avvincente.
Alla morte della principessa catanese Teresa Uzeda di Francalanza, discendente di antichi Vicerè spagnoli, si instaura una lotta intestina tra i discendenti alla pubblicazione del testamento. Le vicende della famiglia (numerosissime) con intrecci amorosi, corna, matrimoni combinati, suicidi per amore, preti pii e preti blasfemi, non mostrano all'inizio un vero protagonista, ma è la famiglia stessa la protagonista del romanzo. Successivamente, quando parallelamente alla storia degli Uzeda cresce prepotentemente la narrazione del quadro politico risorgimentale con lo sconvolgimento di una società di tipo feudale si assiste alla crescita di colui che è il vero protagonista del romanzo. Consalvo, un nipote della defunta principessa, destinato al sacerdozio si rivela come l'unica persona con la testa sulle spalle nel bene e nel male.
Abbondonati velocemente i panni del clero e successivamente quelli della nobiltà ormai allo sfacelo, si ricicla abilmente in politica come uomo della ....sinistra (!) e viene trionfalmente eletto alle elezioni del 1882.
Come dire, anche oggi niente è cambiato.....
Lo stile è avvincente, i personaggi dipinti con minuzia dei particolari. Altro che Gattopardo...