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Se questo è un uomo
 
Se questo è un uomo 2012-01-27 10:46:46 Cristina72
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    27 Gennaio, 2012
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Un bagliore in mezzo alle tenebre

"Meditate che questo è stato. Vi comando queste parole".
Quello di Primo Levi è uno fra i libri sui campi di sterminio che ogni tanto mi capita di riprendere, perché in qualche modo fa più bene che male e, mentre racconta il buio della ragione, inaspettatamente illumina.

Può capitare all'inizio di un capitolo, alla fine, o nel bel mezzo della narrazione, di leggere una riflessione brillante, o una frase che emoziona, e si ha la sensazione confortante di scorgere un bagliore in mezzo alle tenebre. Allora capisci che essere uomini significa soprattutto questo: riuscire a tirare fuori la luce dall'inferno.

Lo sguardo di Levi si posa su prigionieri e aguzzini con una forza descrittiva e un'acutezza psicologica che si incontrano solo nei grandi scrittori. Per questo il libro è molto più che crudo resoconto di orrore e morte: non c'è speranza, almeno non per chi scrive, ma c'è l'analisi lucida di un'umanità che si muove in un contesto dove ogni regola è scardinata e si lotta solo per la sopravvivenza.

Nelle parole dello scrittore risplende la forza dell'intelletto, che non condanna e non assolve, ma rende magistrale testimonianza "di quanto, ad Auschwitz, è bastato animo all'uomo di fare dell'uomo".

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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Nel giorno della memoria .... ottima recensione
Assolutamente d'accordo: è un libro che segna per le ragioni che hai perfettamente delineato
In risposta ad un precedente commento
gio gio 2
27 Gennaio, 2012
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MI associo !!!
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EvaBlu
27 Gennaio, 2012
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Mi associo anche io fortemente!!
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Cristina72
27 Gennaio, 2012
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Grazie. Si prova un certo impaccio a scrivere su certi argomenti senza averli vissuti in prima persona. In un modo o nell'altro ci si sente sempre un po' indegni.
Brava Cristina, è un testo che ho già letto due volte e di cui consiglio la lettura a chiunque!!!
Bella la tua recensione! Scrivi di provare impaccio.Io, più che altro, non sopporto i libri sulla Shoah scritti da persone che oltre ad non averla vissuta in prima persona, non hanno alcun parente che la ha vissuta!!
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
29 Gennaio, 2012
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Già, per esempio "Il bambino con il pigiama a righe", tra l'altro abbastanza inverosimile. E pensare che un libro bellissimo e VERO, "Un pezzo di cielo" di Janina Dawidowicz, in Italia è da tempo fuori catalogo.
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