Dettagli Recensione
Darkala: "Uno, nessuno e centomila"
Recensire un Pirandello è un qualcosa da non sottovalutare!
Il più grande, il più speciale, genio della letteratura novecentesca (almeno secondo il mio punto di vista).
Con Pirandello è stato amore a prima vista, altro che semplice colpo di fulmine. Non ci si stanca MAI di Pirandello: innovativo, geniale, ma soprattutto, maledettamente attuale.
Come negare il concetto di 'maschera' e/o di Relativismo conoscitivo?
Impossibile!
La realtà è soggettiva; ne sono pienamente d'accordo; ma soprattutto la società che diventa una parte di questa realtà, è spinta dal caso, dalle convenzioni sociali e dalla maschera che ognuno ha caricato sul proprio viso, e che porta ad intraprendere un preciso gioco di ruolo.
'Strappare il velo di carta del teatrino', ovvero andare oltre le convenzioni sociali, oltre l'apparenza, oltre la "trappola" pirandelliana, è quello che Moscarda, protagonista di questo lungo e straordinario percorso, ha fatto.
Moscarda: uno, nessuno e centomila.
Tante facce, tante realtà, quante sono le persone che soffermano l'attenzione su di noi; per l'appunto Centomila.
Pensare di conoscere se stesso è l'errore più grande e più comune della nostra società: noi non possiamo conoscere pienamente la nostra personalità e non possiamo immaginare tutte quelle che ci vengono date.
Resta tutto un mistero, un'illusione.
Darkala: "Uno, nessuno e centomila".