Dettagli Recensione
La decadenza della mia voglia di vivere
Ci vuole coraggio.. molto coraggio nel leggere questo libro.
Sono presenti le tipiche caratteristiche sia della poetica d'annunziana che del movimento decadente del '900, ovvero l'estetsmo (che porta con sé l'erotismo), l'epifania e, perciò, l'amore ed un coinvolgimento con la natura.
Viene analizzata la decadenza di un esteta che, stanco di vivere la sua vita tra il lusso e la mondanità, ha voglia di cambiare, di assaporare meglio la vita e tutto ciò che porta con sé: sentimenti nei confronti di amici, di AMORE, ecc.. Una voglia che, però, è contrastata da quell'abitudine che lo aveva portato a rincorrere un piacere dopo l'altro, un'abitudine di cui non se ne libererà mai.
Conoscendo il personaggio di Andrea Sperelli e la sua voglia di 'cambiamento' si riscontrano molte somiglianze con la poetica di Baudelaire, che presenta il dualismo 'femminile', ovvero: la donna luciferina contro quella angelica. Ciò significa che si ama follemente la prima tipologia (quella 'diabolica' ovvero spinta dalle passioni, eccitante...) anche se si tende a quella angelica (pura, sia da un punto di vista fisico che intellettuale - la donna che riuscirebbe a modificare il comportamento e gli atteggiamenti dell'esteta). Sebbene si provi a combattere, il risultato non sarà mai quello desiderato.
Esattamente quello che avviene con lo Sperelli: innamorato di Maria Ferres (la donna angelica), ma fortemente proteso verso Elena Muti, l'incarnazione della bellezza, della seduzione, di quella consapevolezza del proprio potere sugli uomini, che affascina molto il personaggio.
Lo stile rispecchia fortemente l'autore: uomo di grande cultura, che utilizza un livello medio-alto e che fa riferimenti alla letteratura di altri tempi - tipico di una persona che conosce e che ostenta il suo sapere.
Il mio parere personale è abbastanza negativo, non dal punto di vista della trama (molto entusiasmante), ma da un punto di vista stilistico: sembra una raccolta di descrizioni, in cui tra una e l'altra viene riportata un pò la storia. Ovviamente questo lo sapevo già, poichè avendolo studiato me l'aspettavo, ma ho fatto davvero fatica a proseguire la lettura, tant'è che alla fine ho deciso di abbandonarlo. Là dove la lettura non è più un piacere, ma una noia è meglio voltare pagina.
Indicazioni utili
- sì
- no
Lo consiglio anche a chi ha letto, o almeno a chi conoscere anche Baudelaire, da cui si possono comprendere determinate assonanze.
Commenti
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A presto, e buone letture!
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