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La scomparsa dell'Erebus
 
La scomparsa dell'Erebus 2020-03-02 16:11:12 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    02 Marzo, 2020
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Passaggio a Nord-ovest

Dan Simmons è conosciuto, e famoso, per i cicli narrativi di fantascienza in particolare per la saga dei “Canti di Hyperion”; infatti il mio approccio con l'autore è riferito alla lettura dei romanzi citati. Il presente è un genere che definirei come “armoniosa mescolanza di fantasy, thriller, horror e storico”

La narrazione ricostruisce sia eventi storici accaduti nella prima metà del XIX secolo (tra il 1845 e il 1848) a due navi della marina britannica, la Terror e la Erebus, che affrontarono un viaggio attraverso parte del continente artico al fine di esplorare e individuare un passaggio per il collegamento via mare tra oceano Atlantico e oceano Pacifico attraverso il Mar Glaciale Artico.

Le vicissitudini degli uomini facenti parte dei due equipaggi sono avvolte, oltre che dalle fatiche umane dovute ai rigori invernali, dall'approssimarsi mancanza di cibo, dalle malattie dovute allo scorbuto e al botulismo, da un'ambientazione statica dove il cielo è confuso con l'orizzonte in un plumbeo clima che innesca gran parte di quelle atrocità celate nel profondo dell'inconscio; gli uomini ritornano indietro nel processo evolutivo a causa di una creatura misteriosa che imperversa in maniera violenta e non da' scampo agli sventurati con cui viene a contatto.

La mente degli esploratori viene, quindi, pervasa da ancestrali paure e senso di inadeguatezza che li costringe a usare il proprio istinto primordiale al fine di poter sopravvivere e cercare disperatamente una soluzione al percorso di ritorno che diventa fuga dall'inconoscibile, fuga dall'orrore, fuga dalla follia che ormai alberga nei loro animi.

Dan Simmons trascina il lettore in queste atmosfere di avventura, smarrimento, ossessione martellante che annichilisce il discernimento. L'uomo al cospetto della natura conferma la sua debolezza, l'incapacità di dominarla in quanto fagocitato in un indescrivibile “Nulla”.

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Commenti

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Se ti interessa l'ambientazione, ti consiglio Endurance di Alfred Lansing, racconta la spedizione di Sir Ernest Shackleton.
Grazie Laura.
Bella segnalazione e interessante presentazione.
Un testo che sembra quasi romantico per la visione di una natura a suo modo "sublime".
Ciao Emilio, grazie.
Concordo, ciao.
6 risultati - visualizzati 1 - 6

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