Dettagli Recensione
Un libro al rallentatore
Questo libro vorrebbe essere un thriller, intrecciato con il mondo dei servizi segreti americani. In realtà è un libro pigro, che si legge veramente in modo strascicato, con poco interesse, poca vivacità e tanta stanchezza. Qualcuno ha lanciato una sfida a due ufficiali comandanti. L’obiettivo dell’autore dovrebbe essere quello di stimolare il lettore a capire chi ha lanciato la sfida, chi sono Giulietta e Romeo, se le accuse sono vere o false, come mai ci sono due avvocati su cause parallele, creare empatia con questi ufficiali che diventano fuggiaschi. Piano piano, verso la fine, arrivi a trovare la risposta a tutte le domande, ma in modo scialbo, spento. Il libro viene presentato come il risultato di una scelta binaria: una persona può o fuggire o combattere. Ed il protagonista è un combattente. Ma, pur fra sottintesi e sparizioni, non c’è proprio nemmeno l’ombra di una storia avvincente. Anche le stesse descrizioni dei combattimenti sembrano delle scene al rallentatore. Quasi come fosse un’unica moviola.