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Agitato, non mescolato
E' il 1908, e nuvole scure incombono sulla prima guerra mondiale. Una corsa agli armamenti di proporzioni epiche è in corso, e le potenze di tutto il mondo non si fermeranno davanti a nulla per sviluppare le migliori navi da guerra e, allo stesso tempo, usare la forza letale per fermare lo sviluppo di marine militari delle nazioni avverse. Chi è padrone del mare, è padrone del mondo. Quando i morti si susseguono diventa evidente che qualcuno sta orchestrando l'eliminazione delle menti più brillanti della tecnologia navale. Le indagini del detective Isaac Bell rivelano che tutte queste morti sono collegate a un progetto top secret.
Isaac è portato a risolvere i crimini e fermare gli assassini contrapponendosi a spie tedesche, giapponesi e britanniche. Bell realizza che la sua missione comprende più del futuro dell'America - coinvolge il destino del mondo.
L'investigatore Isaac Bell dovrà intraprendere un viaggio nel puro spionaggio trasformandosi in un provetto 007. Bello, elegante e addestrato. Con una fidanzata mozzafiato per di più regista. Non mi sarei sorpreso se l'avessi visto in un bar a sorseggiare un Vodka Martini. Il personaggio è troppo eccessivo e poco credibile. Il classico stereotipo delle serie pulp anni 50.
Resta interessante l'ambientazione storica che dimostra come fossero altrettanto efficaci le vecchie tecniche di investigazione e di spionaggio, prive di internet, microspie ad altri gadget a cui James Bond ci ha abituato.
Il ritmo non è entusiasmante e quasi privo di colpi di scena.
Ritengo più indicato il titolo originale "The Spy".