Dettagli Recensione
Micro come i cervelli dei cattivi.
La trama prende il via in modo molto banale e un po' "forzatamente". Mi spiego: questa Nanigen ci viene rappresentata come all'avanguardia ma non vengono spese parole per illustrare il suo funzionamento e la sua struttura interna. Ma soprattutto non mi capacito di una cosa: quando si è raggiunto un livello altissimo di tecnologia si cerca di uccidere l'inventore della macchina tensoriale e non c'è traccia di qualche altro collega che possa prendere le sue veci, nessun altro scienziato o professore ma soltanto scagnozzi (immancabili ex marines..) insomma possibile che questo professore abbia fatto tutto da solo? Poi il capo, Vin Drake, quando la tecnologia sembra ormai già utilizzabile sull'uomo, non trova niente di meglio da fare che convocare "a caso" degli studenti universitari a cui rivelare i progetti fatti e mandare quindi tutto a monte; pensando bene di compiere un omicidio dopo l'altro (di persone tra l'altro legale alla Nanigen) senza immaginare che qualcosa a galla sarebbe dovuto pur venire. Mi sembra strano come un idiota simile sia potuto salire a capo di questa azienda altamente tecnologica. Una scoperta così rivoluzionerebbe il mondo e viene gestita in modo così banale! Detto questo rimane l'ottima trama avventurosa per un puro intrattenimento che ti tiene incollato alla storia, finendo per continuare a leggere per "sapere come va a finire". Mi è piaciuto il colpo di scena della morte di colui che sembrava il protagonista e rimane per tutto il libro la senzazione che nella storia tutto può succedere senza la possibilità di ipotizzare un finale scontato. Bello però il lieto fine dei personaggi più riusciti. Niente a che vedere con "Sfera" che rimane il mio preferito ma comunque un buon intrattenimento.