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Primo Comando
Inizio questa recensione con una domanda: conoscete Patrick O'Brian?! Personalmente non l'avevo mai sentito nemmeno nominare anche se ho fatto scorpacciate di romanzi storici di tutte le epoche (Dumas, Tolstoj, Follett,ecc..), perché è in assoluto il genere che preferisco, quindi una volta letto il nome in un forum mi sono procurato il primo libro ma l'ho iniziato senza molta convinzione, con la supponenza che un nome poco ridondante (per me) fosse sinonimo di scarsa qualità...bé mi sono assolutamente ricreduto perché questo romanzo è Stupendo!!!
La storia non è molto complicata; un comandate, Aubrey, al quale viene affidato il comando (primo) di una nave e compie varie imprese marittime..quello che mi ha affascinato è che l'autore non ha inventato nulla (tranne il nome del comandate mettendo il suo personaggio e degli ufficiali per creare la storia!), quindi quella data nave ha abbordato quell'altra nave e così è andato realmente nella storia..personalmente mi cattura in maniera completa il fatto di leggere di eventi reali.
Il Signor O'Brian ha fatto un lavorone leggendosi tutti i giornali di bordo e, grazie anche al museo della Royal Navy, ha descritto i fatti come sono.
Parlando dei personaggi premetto che in questo primo capitolo sono un pò piatti ma nei capitoli successivi a questo (perché non è un romanzo solo ma un ciclo) si scava nelle loro vite ed, essendo agli opposti come caratteri, risultano ben amalgamati.
Abbiamo da una parte il comandante Aubrey: implacabile in mare, goffo sulla terraferma e facile alla battuta; e dall'altra parte il Dott. Maturin: naturalista, chirurgo e spia, impacciato in mare ma intelligentissimo.
Sono anche rimasto piacevolmente sorpreso dai personaggi secondari che si ritagliano, nei vari libri, la loro parte di storia spuntando nelle varie situazioni.
Lo stile è semplice e ironico quindi si leggono veramente facilmente questi romanzi, inizialmente si farà un pò di fatica con i termini marinari (che sono tanti) ma con il glossario finale e qualche foto su Google ci si riesce ad immaginare tutto perfettamente!
Personale plauso lo faccio all'epoca nei quali vengono collocati, ossia il periodo Napoleonico, che, essendo che mi ha sempre affascinato, per me ha contribuito a farmi amare questo romanzo.
Concludendo lo consiglio a tutti perché si legge di storia in maniera leggera. Il problema/delizia è che l'autore negli anni si è fatto prendere la mano e il ciclo di Aubrey e Maturin comprende 20 romanzi (infatti personalmente inserirò un'opinione iniziale ed una finale per tirare le somme) ma avendone letti metà posso assicurare che non perdono stile ma anzi lo acquistano perché vedremo i personaggi in tante situazioni diverse.
PS: hanno preso ispirazione da questa saga per il film "Master and Commander" con Crowe.