Dettagli Recensione
Il dolore dei ricordi
Lungo, lunghissimo (pure troppo…) viaggio tra le pieghe della storia, attraverso i ricordi di una vecchia signora, Luce, col fascino di un’antica indovina, che si rivela via via la depositaria della storia segreta del dopoguerra. Nel suo racconto di una vita ci apre una finestra attraverso cui conosciamo lei, i suoi affetti e tanti, davvero troppi, avvenimenti storici che hanno accompagnato la sua vita, sullo sfondo, in primo o in secondo piano e che infarciscono questo romanzo, creando anche un po’ di confusione. Per me è stata una lettura sbilanciata, ma considerate che il mio è il punto di vista di un lettore che non ama tanto i romanzi storici. Personalmente ho apprezzato più il lato umano della storia, ovvero il racconto dell’amicizia fra Luce e Eva, le cattiverie di Glauco, la filosofia di vita dei clochard, la “tripa” ovvero il cuore del sigaro cubano, che è ciò che più mi resta tra le dita di queste pagine. Avrei preferito che la parte storica fosse più leggera, più sfibrata e soprattutto che comunque venisse meglio caratterizzato il personaggio di Evita Peròn, giusto per capire perché è rimasta così tanto nel cuore degli argentini da essere considerata il capo spirituale della nazione di quel periodo. Lo stile è piacevole, ma non è un libro che si lascia leggere velocemente.