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HASSAN, ISMAIL, KONSTANTIN, ANDREIJ
Non sempre la vita ci permette di scegliere e perdere “noi stessi” è facile come uno schioccar di dita. Ismail e Andreij, Hassan e Konstantin lo sanno molto bene.
Il musulmano Ismail e il cristiano Andreij, sono la prova tangibile della mutabilità dell’esistenza. Quattordici anni e un “cuore solo”. Nati e cresciuti in una realtà priva di ogni forma di astio tra i due culti, nel rispetto gli uni degli altri e nella pace più assoluta; i due giovani si ritroveranno ad essere i custodi di quei simboli che hanno siglato l’accordo tra le due religioni. Da un giorno allo altro abbracceranno l’età adulta abbandonando definitivamente gli anni dei giochi. Dovranno proteggere la pace del loro villaggio ed indirettamente quel legame di profonda e sincera amicizia che li caratterizza da sempre.
Hassan e Konstantin rispettivamente, terrorista capo delle bestie di Shaitan ingaggiato dal secondo, il corrotto agente russo dell’Fbs, rappresentano le minacce da cui Ismail e Andrej devono difendersi: Konstantin ordina infatti ad Hassan di conquistare il villaggio dei giovani, porre fine alla tregua esistente tra i due culti e una volta preso il comando del paese instaurarvi una nuova via per il traffico di droga. Questo è secondo il russo l’unico modo per salvaguardare la propria vita e indirettamente è anche per Hassan l’unica possibilità di salvezza.
Il romanzo è ambientato nel Caucaso, “giochi di potere” lo orchestrano dal principio alla fine. Una intricata rete di strategie, piani, sotterfugi snodano la trama ricca di avventura che caratterizza l’opera.
Il “Serpente di Dio” non è un romanzo scontato, né per deboli di cuore o di stomaco. Non si risparmia nel descrivere situazioni crude e feroci che agli occhi di molti possono risultare irreali o paradossali quando sono in verità specchio di una diversa realtà.
Con grande maestria Lilin riesce a passare dalle atrocità a ritmi morbidi e avvolgenti, descrive con intensità ogni suo personaggio, nulla lasciando al caso. Magistrale la descrizione che ci offre in merito a sentimenti quali odio, amore, paura, ambizione, istinto di sopravvivenza. Dettagliata ed esaustiva l’ambientazione che rende la narrazione reale, tanto che il lettore è in grado di riscontrarne la veridicità negli ambienti a se vicini.
Una lettura intrigante, diversa dalle precedenti opere dell’autore, soddisfacente e non scontata. Un libro capace di sorprendere dal principio alla fine, epilogo compreso.
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Commenti
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E' un romanzo particolare, a mio giudizio o lo si ama o lo si odia ma ha delle caratteristiche ben diverse rispetto ai precedenti romanzi dell'autore che convincono maggiormente. E' avventura allo stato puro dall'inizio alla fine.
Mi farebbe molto piacere sapere, una volta letto, se è stato di tuo gradimento o meno.
Grazie ancora per le tue parole.
Ciao!
Bel commento. Personalmente, non ho letto nulla dell'autore.
Complimenti ancora.
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Lilin fino ad ora, pur non dispiacendomi, non mi ha mai convinto totalmente. Questo però lo trovo molto intrigante, complice forse il tuo scritto. Lo leggerò sicuramente.
Ciao!