Dettagli Recensione
Il destino di ognuno scritto...sulla pelle
Mi ha molto colpito di questo libro la capacità dello scrittore di saper far risaltare che la calma e la meditazione alla fine prevalgono sempre su freneticità e irruenza.
Ambientato in Siberia , l'io narrante è un ragazzo che cresce col mito del nonno che è un tatuatore (kol'šik) e più si affanna il giovane a cercare di emulare l'anziano e più quest'ultimo lo scaccia, cercando di fargli capire che lì in quella zona e in quel determinato contesto il tatuaggio non ha spiegazioni nette né precise, è semplicemente il destino di ognuno...
Bravissimo Lilin a mettere sempre al centro della narrazione la saggezza degli anziani ed il loro carisma, fulcro e punto di riferimento del luogo raccontato e fonte di sapere e di cultura x poter crescere con le idee chiare nei luoghi descritti.
Varie e particolari le vicissitudini che vivrà Nicolai, l'io narrante, nel romanzo, spesso situazioni molto cruente e violente, ma che con l'esperienza e la pacatezza acquisita soprattutto dalle frequentazioni e dall'ascolto degli anziani saprà affrontare con i dovuti modi.
Libro x meditare