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"La voce del destino" di M. Buticchi - Commento di
I romanzi di Marco Buticchi sono tutti “long seller” di Longanesi, nella collana “I maestri dell’avventura”. Con “La voce del destino”, l’autore è risultato finalista sia al Premio Salgari sia al Bancarella.
Attorno alle vicissitudini di Luce De Bartolo, cantante lirica che conosce il successo internazionale, prima amica di Eva Duarte (che poi diverrà Evita Peròn, la moglie-eroina del controverso presidente dell’Argentina), Buticchi costruisce una trama articolata che seziona la storia mondiale dei decenni successivi all’instaurazione dei dispotici regimi nazifascisti.
Luce De Bartolo porta al collo un medaglione che, soltanto apparentemente, ha un valore meramente affettivo. In realtà, il monile rappresenta la chiave d’accesso al tesoro leggendario dei Peròn: un miliardo di dollari, l’equivalente degli aiuti finanziari alla ricostruzione post bellica, ricevuti dall’Italia con il piano Marshall.
“Le tasse d’imbarco pagate dai gerarchi nazisti per ricevere nuove identità e la garanzia dell’immunità a vita in Argentina ammontavano a centinaia di milioni di dollari in oro, valute pregiate e un consistente numero di capolavori d’arte trafugati dai nazisti nel corso delle loro campagne di conquista. Questa enorme ricchezza era stata celata al sicuro nel caveau di una banca che solo Eva e, forse, Peròn conoscevano.”
Chiaro che sul medaglione di Luce si concentrino gli appetiti di tutti: del presidente argentino e del suo apparato, dei nazisti rifugiati in Argentina e decisi a riorganizzarsi in una fantomatica base antartica (Neu Berlin), di alcuni prelati, primo fra tutti il cardinal Marcinkus, la cui figura rapace si staglia sulla sagoma dello IOR e sulla Città del Vaticano.
Probabilmente sono legati a questa “caccia al tesoro” i misteri o della salma imbalsamata e trafugata di Evita e dell’amputazione delle mani dal cadavere di Peròn (“… la salma di anelli ne portava diversi, e in entrambe le mani, e così uno dei profanatori le amputò entrambe con una sega chirurgica”).
Le azioni si susseguono incessanti, la narrazione solleva davvero tanti interrogativi.
È un libro che non può mancare agli appassionati di thriller storico e di intrighi politici. Perché lo stile di Buticchi è ben dosato e la sua esposizione dei fatti avvincente. Ha tenuto incollato alle 650 pagine …
… Bruno Elpis
Chi lo volesse, può leggere la mia intervista all’autore a questo link:
www.brunoelpis.it
http://www.brunoelpis.it/le-interviste/336-intervista-a-marco-buticchi-autore-de-qla-voce-del-destinoq-romanzo-finalista-al-premio-salgari-e-al-premio-bancarella-2012