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IL CAVALIERE D'ISLANDA
"Il cavaliere d’Islanda” è la storia di Kveld, un giovane ragazzo islandese che intraprende un lungo viaggio alla ricerca del significato di bellezza.
Dopo aver lasciato la sua Islanda, avrà la fortuna di incontrare alcuni noti personaggi del suo tempo, fra i quali Riccardo cuor di Leone, che ne faranno di lui un vero cavaliere, pronto a combattere per la chiesa di Roma.
La sua fede però inizierà a incrinarsi quando la spedizione che dovrebbe portare i crociati in Terra Santa, farà tappa a Costantinopoli. Qui vedrà con i propri occhi, cristiani massacrare altri cristiani, solo ed esclusivamente per poter sottrarre alla popolazione locale, le immense ricchezze che questa città possedeva. La sua vita cambierà; inizierà ad abbracciare la fede “catara”, dove lui troverà quei valori in cui si riconoscerà. Questo cambiamento di credo lo porterà però dalla parte opposta della barricata; sarà quindi considerato anche lui un eretico e quindi un nemico da sconfiggere.
Diventato ormai un’icona fra i fedeli catari, sarà rispettato e considerato pari ad un immortale, grazie anche al suo aspetto fisico, alquanto prestante e bello. La sua missione ora sarà quella di portare in salvo il “papa cataro”, in quanto i cristiani stanno stringendo il cerchio, attaccando tutte le città non fedeli alla chiesa.
Pur essendo un amante di questo genere, “Il cavaliere d’Islanda” non mi ha convinto più di tanto. Non sono riuscito ad entusiasmarmi con le vicende di questo cavaliere, anche se la ricostruzione storia mi è sembrata ben documentata ed interessante, con possibilità di approfondimento. Quello che forse non ho trovato in questo libro è il giusto ritmo nella narrazione, in particolar modo nelle descrizione degli scontri e nelle scene d’azione, in quanto poco incisive.