Dettagli Recensione

 
Luigi Pirandello
 
Luigi Pirandello 2014-05-23 16:43:06 Bruno Elpis
Produzione letteraria 
 
5.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    23 Mag, 2014
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La carriola e dintorni

Pirandello e la morte.
“Non sono io forse viva sempre per te? - Oh, Mamma, sì! - io le dico. – Viva, viva, sì... ma non è questo! Io potrei ancora, se per pietà mi fosse stato nascosto, potrei ancora ignorare il fatto della tua morte, e immaginarti, come t'immagino, viva ancora laggiù, seduta su codesto seggiolone nel tuo solito cantuccio, piccola, coi nipotini attorno, o intenta ancora a qualche cura familiare. Potrei seguitare a immaginarti così, con una realtà di vita che non potrebbe esser maggiore: quella stessa realtà di vita che per tanti anni, così da lontano, t'ho data sapendoti realmente seduta là in quel tuo cantuccio. Ma io piango per altro, Mamma! Io piango perché tu, Mamma, tu non puoi più dare a me una realtà!”

Pirandello e la follia.
“Appena posso, appena qualche cliente mi lascia libero un momento, mi alzo cauto, pian piano, dal mio seggiolone, perché nessuno s’accorga che la mia sapienza temuta e ambita, la mia sapienza formidabile di professore di diritto e d’avvocato, la mia austera dignità di marito, di padre, si siano per poco staccate dal trono di questo seggiolone; e in punta di piedi mi reco all’uscio a spiare nel corridojo, se qualcuno non sopravvenga; chiudo l’uscio a chiave, per un momento solo; gli occhi mi sfavillano di gioja, le mani mi ballano dalla voluttà che sto per concedermi, d’esser pazzo, d’esser pazzo per un attimo solo, d’uscire per un attimo solo dalla prigione di questa forma morta, di distruggere, d’annientare per un attimo solo, beffardamente, questa sapienza, questa dignità che mi soffoca e mi schiaccia; corro a lei, alla cagnetta che dorme sul tappeto; piano, con garbo, le prendo le due zampine di dietro e le faccio fare la carriola: le faccio muovere cioè otto o dieci passi, non più, con le sole zampette davanti, reggendola per quelle di dietro.
Questo è tutto. Non faccio altro. Corro subito a riaprire l’uscio adagio adagio, senza il minimo cricchio, e mi rimetto in trono, sul seggiolone, pronto a ricevere un nuovo cliente, con l’austera dignità di prima, carico come un cannone di tutta la mia sapienza formidabile.
Ma, ecco, la bestia, da quindici giorni, rimane come basita a mirarmi, con quegli occhi appannati, sbarrati dal terrore. Vorrei farle intendere – ripeto – che non è nulla; che stia tranquilla, che non mi guardi così.
Comprende, la bestia, la terribilità dell’atto che compio.
Non sarebbe nulla, se per scherzo glielo facesse uno dei miei ragazzi. Ma sa ch’io non posso scherzare; non le è possibile ammettere che io scherzi, per un momento solo; e seguita maledettamente a guardarmi, atterrita.”

Pirandello e la maschera.
“Imparerai a tue spese che lungo il tuo cammino incontrerai ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti.”

Bruno Elpis

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Commenti

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Parole sante Bruno! Ma prima o poi la maschera cade sempre........... Ho sempre apprezzato Pirandello!
Lasciar parlare il libro... Grande recensione :)
Splendida la frase sulle maschere e sui volti! Sempre grande Bruno!
bello e denso di significato il pezzo che hai scelto!
Belle citazioni Bruno, bravissimo!! :-)
Cristina72
24 Mag, 2014
Ultimo aggiornamento:
26 Mag, 2014
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Pirandello è ormai un'icona e si presenta da solo, bravo Bruno! Però hai un po' spoilerato La carriola e la sua magnifica suspense iniziale ;-)
E io lungo il mio cammino sono obbligata a passar davanti la casa natale del maestro...tutti i giorni :)))
Che meraviglia!!
Gracy c'è ancora l'albero con le sue ceneri dentro?
In risposta ad un precedente commento
gracy
26 Mag, 2014
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Che tristezza Cristina!! Era l'albero più bello della faccia della terra!! Un simbolo unico, purtroppo più di una decina di anni fa mi pare una tormenta lo ha spazzato via....
Nooooo! Che strano però, lui desiderava che le sue ceneri fossero sparse al vento...
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