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Nel ritmo del piacere
 
Nel ritmo del piacere 2013-11-28 17:47:51 gracy
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3.0
Contenuti 
 
3.0
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4.0
gracy Opinione inserita da gracy    28 Novembre, 2013
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Duraniana o Spandau?

Se dico anni 80 cosa vi viene in mente?
A me vengono gli occhi lucidi. E’ il decennio della mia adolescenza, degli anni più belli in assoluto, sono gli anni che hanno segnato percorsi fondamentali per la mia formazione, sono cresciuta accarezzando, vivendo e assaporando i mitici anni 80 a colpi di mode, il chiodo e le Cult con tanto di minigonna e collare punk per poi passare ai capelli ricci, acconciati con gli accessori Naj Oleari, con tanto di cartella e giubbotto griffato, scarpe e jeans di tendenza, per poi passare dall’ascolto dei Sex Pistols ai Clash, dai Pink Floyd agli Ac/Dc, da David Bowie ai Doors…. per poi non rimanere assolutamente indifferente al fascino della boy band dei Duran Duran. I poster nella cameretta, le cassette nello stereo, tutte le riviste “Cioè” “Ragazza In” e gli adesivi sul diario. “L’insostenibile leggerezza dell’essere” sul comodino assieme a “Un uomo” della Fallaci “Camera con vista” e “Il piccolo principe”. Potrei parlarne all'infinito.

"È una notte di lunedì al Brighton Dome, due settimane prima dell'uscita di Girls On Film, il nostro terzo singolo. Una settimana dopo il mio ventunesimo compleanno. Le luci si abbassano e attacca Tel Aviv. Ma sta capitando qualcosa di strano. Nessuno di noi riesce a sentire la musica. Che succede tra il pubblico? È il suono della folla che si fa sempre più rumoroso. Un continuo crescendo. Un coro. Sono urla. Poi entriamo sul palco, attraversando il sipario di sicurezza. Un brivido di paura ci percorre. Ci scambiamo sguardi apprensivi. Una smorfia compare sui nostri volti, come per dire "sarà tutto vero?". E il sipario si alza sulla nostra nuova vita".

Io ero innamorata cotta di Jonh Taylor, Simon Le Bon era affascinante per carità, ma il magnetismo che emanava sul palco John per me era il massimo, col suo spolverino, i capelli lunghi, con quel ciuffo mechato e le sue movenze mentre suona il basso sono rimasti indelebili nella mia memoria.
In questo libro Nigel John Taylor si confessa, ci racconta i suoi percorsi formativi di figlio unico, di studente irrequieto, di adolescente che vive il suo presente, di ragazzo “punk”appassionato di musica, di musicista in erba, di talentuoso artista che a poco emerge in quella bolgia di innumerevoli pop star che tentano di sfondare il lunario. Lui, assieme ai Duran Duran ci riesce e da Birmingham il successo diventa planetario. C’è tanto “wild boy” nella sua storia, fatta di ascese e di discese, di meriti e di sconfitte, di successi e di insuccessi dove il sesso, la droga e l’alcool hanno sempre avuto un ruolo determinante, ma toccare il fondo e acquisire la consapevolezza di ritornare a vivere hanno dato il giusto equilibrio per tornare ad essere un uomo maturo, che con il suo modo semplice di raccontarsi e di mettersi a nudo con saggezza e ironia ha mantenuto costante il suo fascino, è davvero uno degli uomini più belli, eppure sono trascorsi trent’anni. Interessanti certi aneddoti, bellissime le foto, una chicca che non deve mancare nelle librerie di chi ha vissuto fortemente i mitici anni 80.

A proposito! E le spalline enormi nelle giacche ve le ricordate?

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Commenti

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Bellissimi questi anni 80 che io ho vissuto in modo diverso, per questioni generazionali, ovviamente. I miei ricordi si focalizzano su eventi diversi vissuti in quegli anni, ma non c'è dubbio che l'età dell'adolescenza è sempre ricca di esperienze vissute con passione e sentimento! Hai espresso tutto ciò con garbo e sei riuscita a coinvolgerci tutti, più giovani e meno giovani...
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gracy
29 Novembre, 2013
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@Bruno
Hungry like the wolf e Rio assieme a Save a prayer sono le mie preferite!
@Francesca Cub
io sono più grandicella di voi mi pare, ma gli anni 80 erano i nostri anni, Tom Cruise? Eccerto CUB, Top Gun, i reyban e il bomber dell'uomo dal sorriso che ti scioglieva....wowww
@Andrea
siamo del 70 entrambi e più generazionale di così non si può :D
@Anna Maria
grazie per la tua condivisione, l'adolescenza per me è stato il periodo più stratosferico che abbia vissuto.
Non linciatemi, io confondevo Duran Duran e A-ha e avevo solo poster e musicassette di Ramazzotti. Niente collari e chiodi, per carità! Ma dentro ero comunque una bad girl :-D
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gracy
29 Novembre, 2013
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Noooo Cristina Ramazzotti è depennato dal mio repertorio :D
Tra i Duran Duran e gli Spandau io preferivo gli Spandau, bellissimi anni...

Le minigonne, la borsa e la camicia najoleari... e gli zoccoli del dott. Sholls te li sei dimenticati?
Ah quei tempi erano una figata...

E quanti di noi non hanno immaginato di trovarsi al posto dell'istruttrice, nel film top gun?

Ciao e grazie per questo piacevole tuffo nel passato
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JUNE
30 Novembre, 2013
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Maaaaamma Gracy che "emotionsss" questa recensione ...le spalline (fantastiche),scusa e i capelli frisé? La frangia bombata?
Anni stupendi,ci pensavo proprio l'altra sera e comunque che calderone musicale! La New Wave,il post punk,e le boy band e che boy band! e gli A-ah con il video in cui la ragazza entrava nel fumetto?
Hai ragione nel dire che Taylor era il più magnetico poi impazzivo anche per questa canzone dei suoi avversari http://www.youtube.com/watch?v=JE2sCISQmpE ;P
In risposta ad un precedente commento
gracy
01 Dicembre, 2013
Ultimo aggiornamento:
01 Dicembre, 2013
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@June!! Come non quotarti :)))
Never ending story :DD
@Maria!!
Gli zoccoli...certo che no...bianchi o blu...
anni 80 al top! Contentissima di esserci stata :)
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