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Alla bottega di Ridolfo
Molto bella questa commedia di Carlo Goldoni datata 1750!
Decisamente diversa rispetto a "La Locandiera", portata in scena solo tre anni dopo, ma comunque molto apprezzabile, "La bottega del caffè" è di chiara impronta moralistica e si colora di vari personaggi tra cui spicca senz'altro quello dell'onestissimo e lealissimo Ridolfo, proprietario della bottega del caffè che dà il titolo all'opera, mentre, sullo sfondo di una Venezia popolata da nobili e meno nobili sotto tutti gli aspetti, la maldicenza e il deleterio vizio del gioco impazzano; colpisce, in particolare, proprio quest'ultimo che, attraverso la sciagurata figura del povero Eugenio che sembra fare di tutto per rovinarsi con le sue stesse mani nella vicina bisca, finisce per essere sorprendentemente dipinto - visti i tempi! - come una vera patologia.
Lettura divertente e ricca di notevoli spunti di riflessione che invoglia ad approfondire ulteriormente il teatro goldoniano.
"[...] Al mondo vi è dell'ingratitudine assai."
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