Dettagli Recensione

 
Madame de Sade
 
Madame de Sade 2019-12-19 07:26:26 kafka62
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
4.0
Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
kafka62 Opinione inserita da kafka62    19 Dicembre, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

ASPETTANDO IL MARCHESE

In un delizioso giardino settecentesco, tra bianche panchine, statue di marmo e cinguettii di uccelli, i sei personaggi femminili di “Madame de Sade” non fanno altro, per tre lunghi atti, che mettere in scena un’assenza, quella del “divino marchese”, continuamente evocandolo nelle loro conversazioni, allusioni e ricordi. Appare subito chiaro che Sade è una figura simbolica, uno stratagemma narrativo (vagamente simile al Godot beckettiano) il quale, grazie alla sua componente mitica, fa agire e interagire, come in un laboratorio in vitro, le sei donne, mettendone in luce le più recondite inclinazioni. Come un dio blasfemo e nefando ma oscuramente pieno di fascino, Alfonse riverbera su di esse il suo influsso, apparentemente identico eppure per ognuna così diverso e personale: la suocera lo demonizza anche se non esita ad aiutarlo per salvare l’onore della famiglia o a sfruttare la sua nuova reputazione per sopravvivere alla Rivoluzione, la moglie lo sublima rimanendogli fedele e sforzandosi di elevare la propria virtù, novella Justine, all’altezza (o meglio sarebbe dire alla bassezza) della sua depravazione, la baronessa di Simiane lo espunge dalla propria vita attraverso la sua scelta monastica, la contessa di Saint-Fond diventa invece un suo vero e proprio alter ego al femminile. Se a prima vista è Sade a vivere esclusivamente nell’immagine e nelle parole delle sei donne, in realtà sono queste ultime a trovare la propria ragion d’essere nel marchese, come ben comprende Renée quando dice, quasi parafrasando Flaubert, “Alfonse sono io”.
“Madame de Sade” è una “conversation piece” astratta e stilizzata, in cui Mishima assegna ad ogni personaggio, didascalicamente, una precisa connotazione caratteriale. Anche la differenziazione stagionale dei tre atti (estate, autunno e inverno), richiamando le tre diverse età della vita, è perfettamente conforme a una lettura simbolica della commedia, la quale trova il suo coronamento nel paradossale rifiuto finale di Renée di incontrare, dopo ben diciannove anni di attesa, il marito appena uscito di prigione, quasi a voler rivendicare con questo gesto proto-femminista (e con la successiva scena in cui le donne giocano tra loro tirandosi le palle di neve) la raggiunta e auspicabile autonomia dell’universo femminile nei confronti di quello maschile.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

siti
19 Dicembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Giulio, interessante intervento su un autore di cui si parla poco qui su Qlibri, personalmente non l'ho mai letto, ho dato la precedenza a Kawabata, mi interesserebbe dunque sapere se hai letto altro e cosa consiglieresti per approcciarlo. Grazie.
Giulio, non mi è parso un Mishima al meglio. Certo che ancora una volta è riuscito a sorprenderci.
In risposta ad un precedente commento
kafka62
20 Dicembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Laura, il mio unico approccio con Mishima è stato questo testo, letto in concomitanza con l'ottimo spettacolo teatrale diretto anni fa da Massimo Castri, con Lucilla Morlacchi, Laura Pasetti e Laura Ghiaurov. Non ti posso purtroppo dare consigli su un autore che, per quanto riguarda la parte narrativa della sua produzione, non mi attira particolarmente.
In risposta ad un precedente commento
kafka62
20 Dicembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Non conosco bene Mishima. Certo è che questo dramma "occidentale" è alquanto sorprendente (oltre che ben scritto).
4 risultati - visualizzati 1 - 4

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Tre sorelle
Surrender
La donna vendicativa
Gli spettri
Mozart. Il teatro dal mondo
Dizionario del bibliomane
Il Purgatorio di Dante
Chagall. Autoritratto con sette dita
Natale in casa Cupiello
L'Inferno di Dante
Venezia salva
Antigone. Una riscrittura
Antigone
Meraviglie. Alla scoperta della penisola dei tesori
Sarri prima di Sarri
Eroi. Le grandi saghe della mitologia greca