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Alla ricerca del Male
È il Male, declinato sotto molteplici aspetti, il grande protagonista di queste pagine dove, capitolo dopo capitolo, si susseguono nomi e titoli celebri o meno noti della letteratura straniera: da “Cuore di Tenebra” di Joseph Conrad a “Il signore delle mosche” di William Golding, da “Arancia meccanica” di Anthony Burgess a “La casa di Bernarda Alba” di Federico García Lorca, da “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” di Mark Haddon a “Le vergini suicide” di Jeffrey Eugenides...
Sono numerose le opere di ieri e di oggi prese in attento esame in questo saggio dal titolo accattivante che anticipa intrigantemente la tematica affrontata. Un libro di notevole interesse a firma di Lorenzo Spurio, giovane critico letterario, nonché poeta, che ha già all'attivo una bibliografia di tutto rispetto; pubblicato dalle Edizioni Helicon nel 2018, questo suo lavoro aveva ottenuto il primo posto per la saggistica inedita alla XLII edizione del Premio Letterario Casentino “Silvio Miano”, indetto dal Centro Culturale Fonte Aretusa di Poppi in provincia di Arezzo.
Violenza pura e semplice, autoritarismo, delirio di onnipotenza, barbarie autodistruttiva, perversione sessuale, genitorialità inetta e priva di amore, soprattutto quella materna, suicidio come risposta a inquietudini esistenziali e altro ancora: la gamma dei comportamenti umani condannabili è ampia e variegata, nonché costantemente sorprendente. Non è necessario aver già letto ogni singolo romanzo, o testo teatrale, a cui viene qui dato spazio poiché la trattazione da parte dell'autore, oltre che minuziosa e corroborata molto spesso da corposi stralci tratti dalle rispettive opere in lingua originale, risulta appassionante attraverso una scrittura senz'altro coinvolgente e capace di tenere ben desta l'attenzione di chi legge. Particolarmente avvincenti, a tal proposito, il capitolo dedicato alle cupe mura domestiche di Bernarda Alba, nel dramma che García Lorca ultimò poco tempo prima del suo assassinio nel 1936, e quelli incentrati sul tema dell'alienazione umana e della repentina e sconvolgente regressione allo stato di natura che sia William Golding sia James Graham Ballard dipinsero a tinte inquietanti nei rispettivi romanzi “Il signore delle mosche” (1954) e “L'isola di cemento” (1974), per tacere poi delle tante pagine che cercano di scandagliare gli abissi di chi abbraccia, purtroppo, la scelta estrema del suicidio, ponendo l'accento sulle cause e non sulle modalità che seducono la massa, non soltanto tramite la fiction che J. Eugenides intesse per le sorelle Lisbon de “Le vergini suicide”, ma anche attraverso il caso personale della grande scrittrice inglese Virginia Woolf che, come noto, mise termine alla propria vita lasciandosi annegare nel fiume Ouse sullo sfondo di un'Inghilterra ferita dalle bombe del secondo conflitto mondiale. Molto interessante, inoltre, l'analisi che Lorenzo Spurio compie, dimostrando di esserne un profondo conoscitore, dell'opera di Ian McEwan, autore britannico di fama mondiale nella cui narrativa dei primi tempi sembrano trovare posto privilegiato “tematiche scottanti” che non risparmiano niente al lettore, specie crudezze di carattere fisico e sessuale.
Un lungo viaggio, dunque, negli inferni del quotidiano vivere, talvolta insospettati o appena visibili dall'esterno, e in quel “cuore di tenebra” senza tempo che ancora batte nel corpo sempre più malato della società attuale. Un'opera, questa di Spurio, che suscita curiosità, fin dal titolo, solleva domande e dalla quale è possibile trarre, per chi fosse interessato ad approfondire, ottimi consigli di lettura o, eventualmente, rilettura alla luce delle dettagliate analisi proposte. Del resto, le vie del Male in letteratura, e non solo, si sono sempre rivelate d'inspiegabile fascino e i “cattivi dentro”, seppur personaggi di carta, non hanno mai annoiato.
Indicazioni utili
Non è necessario, tuttavia, aver letto tutte queste opere per leggere questo saggio da cui è possibile trarre numerosi "consigli" di lettura.
Commenti
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"La casa di Bernarda Alba" è un'opera teatrale che lascia il segno; se la rileggerai, fammi sapere che cosa ne pensi. Di Conrad ho letto soltanto "Cuore di tenebra", ma tanto tempo fa e dovrei forse rileggerlo.
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