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La scienza, la società, l'uomo
Dramma in quindici scene, compendia la vita di Galilei nel suo essere scienziato consegnandolo perfettamente aderente alla realtà storica, in modo quasi oggettivo, creando però un personaggio ben caratterizzato e al tempo stesso difficile da inquadrare nelle categorie del bene e del male.
La lettura del testo, scorrevole e apparentemente semplice, ha il merito di rievocare la nota vicenda umana dello scienziato senza sovraccaricarlo di inutili ideologismi, senza fare di lui un eroe, aprendo al contempo infiniti dilemmi. L’uomo Galilei è semplicemente un uomo che entra in scena lavandosi a torso nudo, che fa colazione, che ride e scherza con il figlioletto della sua domestica, che da anni insegna il sistema tolemaico ma è sempre in bolletta. È un uomo che burla il potere con un cannocchiale o che lo raggira assecondandone la boria mentre è perfettamente consapevole della frattura che le sue scoperte andranno a generare. Eppure la dicotomia fede e dubbio che alimenta la scienza pare non toccarlo, laddove la scienza smentisce i dogmi, lui non gioisce ma appura la supremazia della ragione senza per questo farsi tronfio di alcuna vittoria, anche quando il Collegio romano, istituto pontificio di ricerche scientifiche, conferma le sue scoperte. L’uomo, se non usa la ragione, in fin dei conti, è incapace di leggere il cielo quanto la Bibbia; e allora perché quello stesso Galileo che dopo essere stato intimato a non minare la fiducia della Chiesa in seguito all’inserimento della teoria copernicana nell’Indice dei libri proibiti, capace di tali parole: “No, no, no. La verità riesce ad imporsi solo nella misura in cui noi la imponiamo; la vittoria della ragione non può essere che la vittoria di coloro che ragionano”, abiura? E così troviamo infine il personaggio chiedersi quale sarà il giudizio dei posteri mentre sentenzia sull’evidenza che la pratica della scienza non possa andare disgiunta dal coraggio e che l’uomo di scienza dev’essere capace di reagire all’intimidazione del potente. È fuor di dubbio anche per il vecchietto ormai costretto al domicilio coatto, che però, abilmente, continua a tramare facendo passare la verità oltreconfine, sotto un mantello…
Il testo è impreziosito dalle note Sulla “Vita di Galileo” che permettono di inquadrare l’opera rispetto alle sue tre stesure e alla biografia del drammaturgo e poeta tedesco, rendendo questo gioiello letterario un testo di riflessione etica sul ruolo della scienza nella società, donandoci allo stesso tempo un irrisolto personaggio di straordinaria efficacia, capace di trascendere il tempo.
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