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C'ERA UNA VOLTA: PARTE SECONDA
Ecco un nuovo dizionario delle cose perdute, raccontate in maniera molto semplice e diretta da Francesco Guccini, in questo libricino che si legge davvero velocemente.
In questi nuovi capitoli l'autore ci spiega, o meglio ci racconta, fatti ed episodi di vita vissuta che se per lui sono "solo" semplici ricordi, a volte nostalgici, per noi rappresentano una realtà distanti anni luce e quasi inconcebile paragonata al nostro tran tran giornaliero (pensate alla comodità di fare la lavatrice rispetto a lavare i panni al fiume, cosa che una volta era normale amministrazione, o la merenda, o i bagni!).
Devo dire che rispetto al primo libro, in questo non ho trovato molti legami con l'infanzia dei miei genitori e dei miei parenti che hanno vissuto nell'epoca post bellica.
Un capitoletto che ha avuto tutta la mia attenzione è però quello relativo ai calendarietti dei barbieri, qui si dice con nostalgia che ormai nessuno più li fa stampare per darli ai propri clienti.... mmmm... caro Guccini devo fare il bastian contrario della situazione: non proprio tutti hanno smesso, credo che mio papà sia uno dei pochi che ancora mantenga viva questa tradizione! Infatti da quando ho memoria ricordo come ogni ultimo dell'anno egli si aggirasse furtivo, lontano dal mio sguardo, per consegnare ad ogni soggetto maschile della famiglia, ad iniziare da mio nonno, una sorta di piccolo blocchetto, infilato in una bustina di leggera carta bianca trasparente che rivelava ben poco del contenuto (e per fortuna) alla mia curiosità infantile. Mi aspetto anche quest'anno di assistere alle solite scene di alcuni clienti che speranzosi richiedono, con fare disinvolto e circospetto, il noto calendarietto... mah! Uomini!!!
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