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Il canone occidentale
 
Il canone occidentale 2014-10-13 04:16:08 Emilio Berra TO
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Emilio Berra  TO Opinione inserita da Emilio Berra TO    13 Ottobre, 2014
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Autori eccellenti

"La teoria della poesia è la teoria della vita" (W. Stevens).

L'americano H. Bloom è considerato il maggior critico letterario contemporaneo. "Canone occidentale" è probabilmente la sua opera principale.

Egli, in questo libro, si rifà alla teoria di Vico che postula un ciclo della Storia in tre fasi: teocratica, aristocratica, democratica; seguito da un periodo di 'caos' , dal quale emergerà una nuova Età teocratica.

Qui l'autore parte dal presupposto che "leggere al servizio di un'ideologia significa (...) non leggere affatto" : "la vera utilità (...) è ampliare il nostro crescente io interiore".
Ci sono, ovviamente, molti scrittori importanti, ma alcuni lo sono di più, perché formano il percorso che ha caratterizzato la nostra cultura, appunto la cultura occidentale.
"Il Canone è (...) l'autentico fondamento del pensiero culturale".

L'Età aristocratica, succeduta a quella teocratica, va da Dante a Goethe, dall'inizio del '300 al '700, quando artisti e intellettuali dipendevano dal mecenatismo e dalla protezione dei nobili.
Shakespeare, con Dante, è da Bloom considerato il più grande scrittore di quest'epoca, in quanto autore multiculturale, universale, per la "capacità di rappresentare la personalità e il carattere umani e le loro mutevolezze" : "vedeva la 'natura' da prospettive contrastanti".
L'autore precisa che "l'universalità è la caratteristica fondamentale del valore poetico".

L'Età democratica, che copre gran parte dell' '800, annovera insigni poeti quali Wordsworth, Whitman, Emily Dikinson, e, con l'estendersi della scolarizzazione, quindi l'ampliarsi della platea dei potenziali lettori, segna anche il trionfo del romanzo, con Austin, Dikens, Stendhal, Hugo, Balzac, Manzoni, Tolstoj, Turgenev, Dostoevskij, Zola, Flaubert, James.
Fra l'Età democratica e l'Età 'caotica' , Bloom pone "quella pericolosa transizione" chiamata "Età estetica", con il prevalere dell'irrazionalismo e la predilezione dell'estetica rispetto all'etica. Come opera più rappresentativa pone "Edda Gabler" di Ibsen.
L' "Età caotica", che segna lo smarrimento di valori e punti di riferimento, va da Freud a Beckett, e vede Kafka come autore centrale.

Già una ventina di anni fa, Boom captava fermenti spirituali, religiosi, di un percorso destinato a condurre verso l'affermazione di una nuova Età teocratica.
Oggi ne siamo ancor più convinti, anche, ma non solo, sull'onda di Papa Francesco.

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Commenti

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Bellissima segnalazione di buon spessore.Complimenti Emilio.
"Leggere è ampliare il nostro crescente io interiore"??? Ma certo !!! Concordo in toto..lo considero il vero segreto...l'unico vero e autentico obiettivo...
Ciao e grazie, Pia.
Ottimo commento Emilio! un saggio molto interessante; mi ha molto colpito la seguente frase:

"leggere al servizio di un'ideologia significa (...) non leggere affatto" : "la vera utilità (...) è ampliare il nostro crescente io interiore".
Grazie, Pia.
Effettivamente è il compenso delle buone letture.
Ti ringrazio, Ferruccio.
Il lettore, che cerca nei romanzi connivenze ideologiche, non cerca letteratura, bensì propaganda.
Ottima segnalazione, Emilio. Un testo da tenere assolutamente presente. Non lo conosco, ma annoto!
Complimenti Emilio, ottima segnalazione ed eccellente analisi. Bravo! :D
Grazie Anna Maria.
Maria, ti ringrazio per le gentili parole.
siti
14 Ottobre, 2014
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Ciao Emilio,
molto interessante, non conosco l'opera, penso che dovrò farne una lettura presto.
Ha sollevato in me molti dubbi circa la catalogazione secondo la teoria di Vico. Prevale quindi il criterio storico e dove va a finire l'incessante compenetrazione fra le opere presente in tutte le epoche storiche?
Non so se ho reso il mio pensiero, i libri di oggi o quelli di Kafka o quelli di un domani non parleranno comunque anche di tutti gli altri?
Laura
Ciao Laura.
Intanto, grazie per avermi letto.
Le tue domande sono molto pertinenti : ovviamente ci sono le compenetrazioni, ma il libro vuole evidenziare gli elementi portanti di ogni fase.
Certamente molti libri successivi non sarebbero così se non ci fossero stati i precedenti; qui Bloom fa qualche esempio: Whitman è un caposaldo del canone americano, tanto che si trovano tracce della sua influenza in Hemingway. Quindi gli scrittori del Canone sono quelli che hanno segnato percorsi e influenze negli autori successivi oltre ad essere i più rappresentativi della loro epoca.
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