Dettagli Recensione
Il diavolo in corpo
Siamo in una stanza: due coppie di coniugi. I Reille e gli Houillè. Stanno seduti gli uni di fronte agli altri a discutere tranquillamente e civilmente riguardo una rissa avvenuta tra i rispettivi figli. Ma ben presto quello che sembrava un semplice incontro formale si trasforma in una vera e propria guerra, fisica e verbale, volta a ferire le scelte di vita e le personalità di ognuno dei presenti.
La casa diventa così un campo di battaglia, le parole le pistole: la maschera di perbenismo e buona educazione che copriva i loro volti si sgretola, tirando fuori e rivelando quel “dio del massacro” che si cela in ognuno di noi, quell’Es freudiano che qui si libera dalle catene dell’Io, quel male che mira a uccidere il modo di agire e pensare altrui e mette in discussione un’esistenza intera, costretta a difendersi con le unghie e con i denti per non crollare a terra in fin di vita.
Menefreghismo, malessere, pianti, nausee, urla, botte, vendette… Tutto ciò che è perverso è pronto a scatenarsi quando si tratta di avere l’ultima parola e difendere se stessi da accuse che sembrano ingiuste e minano la nostra integrità morale, la nostra filosofia di vita che ci è sempre sembrata giusta e ineccepibile.
E’incredibile quanta devastazione e distruzione emotiva ci siano in appena novanta pagine di questo libretto, scritto a mo’di sceneggiatura teatrale non a caso: perché è proprio il logos la vera arma che, è risaputo, ferisce più della spada. Un logos semplicissimo e non ricercato, un piccolo sasso che, se lanciato, è perfettamente in grado di distruggere una muraglia intera, un malefico soffio di vento che fa crollare un castello di carte, una brezza marina che disgrega una costruzione di sabbia, mischiandola al suo male e trasportando questi granelli contaminati negli occhi e nel cuore della gente, costruendo pian piano la scultura di quel “dio del massacro” che, spinto dall’estremità delle circostanze esterne e dalla paura di sentire minacciata la propria ontologia, prende vita e comincia a uccidere le persone. A parole o a gesti.
Un libro spiazzante in tutta la sua piccola grandiosa semplicità, poche pagine che sconvolgono e sorprendono facendone un piccolo capolavoro.
Indicazioni utili
Commenti
11 risultati - visualizzati 1 - 10 | 1 2 |
Ordina
|
...e bentornata tra noi :-)
Cercherò di rimanere tra voi il più possibile, ve lo prometto ;-)
Trovo triste e distruttiva questa cosa...ma c'è!
Pia
Maria
11 risultati - visualizzati 1 - 10 | 1 2 |
Il tuo, un invito con i fiocchi...