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Un ragazzo fortunato
Correva l'anno 1985 e lui era poco piu' che un ragazzino, erano i giorni della sua prima canzone, del suo primo disco e di lì a poco sarebbe arrivata la chiamata di Claudio Cecchetto a cambiargli la vita.
Io ero poco piu' che una bambina, ma fremevano gli anni, giravano i dischi e in quegli impianti stereo mastodontici degli anni Novanta la sua musica era sempre piu' diffusa e io sempre lì, dieci anni indietro suppergiu' a rincorrerlo.
Joe Vanotti, il nome italoamericano che per un errore tipografico si legge diversamente, ma si pronuncia uguale. Jovanotti, questo ragazzone di quasi 50 anni che dice di non saper cantare o suonare uno strumento ma che continua a saltare e sorridere e comporre canzoni e mixare energia, a cui spesso direi grazie, perche' mi carica di buonumore.
Se amate la sua musica e i suoi testi certamente apprezzerete anche questa autobiografia in cui Lorenzo racconta la sua carriera e poi l'amore, i viaggi, i libri, le idee, gli errori.
Leggendo la sensazione e' di primavera, magari che ne so, all'Arena di Verona in una pausa prova, coi piedi penzoloni dal palco e un Chinotto in mano, lui parla e tu ascolti. E mentre ascolti dici bello fare un passo indietro e scoprire di sapere ancora a memoria le sue prime canzoni piu' immature, quelle a cui non pensi da vent'anni. Bello avvertire un brivido quando cita proprio il tuo titolo preferito.
Con una scrittura semplice e colloquiale, ripercorrere la sua evoluzione professionale e momenti intimi della sua vita mi ha emozionata, mi ha commossa piu' volte perche' a me questo tipo piace da matti.
E se lo leggo così come se lo ascolto penso positivo, e mi scopro a sorridere per 176 pagine con quel bellissimo sorriso ebete che ha il lettore -ovunque- quando sta solo col suo libro. E tra una jella e l'altra ci scappa che mi senta pure io una ragazza fortunata.
Essenzialmente lui, in ogni parola del testo. Se con lui state bene non perdetevi il libro, corredato tra l'altro di belle foto e di citazioni dalla sua letteratura preferita.
Buona lettura, che e' un po' come un concerto, sia durante che dopo.
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Commenti
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Però come cantante è oggettivamente 'na campana,ma lui mi piace molto!Una sera abbiamo cenato a due tavoli vicini...ma ero troppo timida anche per fargli ciao con la manina!
È indubbiamente un grande artista che ha fatto una profonda crescita interiore quindi.....Gimme five Cub....;)
@Cristina, davvero ? Ma quale e' la canzone copiata ?
Certo che le prime canzoni era fuori bene ahahahahah !
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Vale