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Il labirinto dell'alfabeto
Sin da quando ero piccolo mi piaceva arrampicarmi sui grandi cassettoni della sala di composizione della tipografia dove i compositori mettevano una dietro l'altra le lettere nel compositore a mano per costruire le righe. Una dopo l'altra e tutte insieme costruivano quella che sarebbe stata detta poi la "forma". Su questa forma compatta di piombo avrebbe ruotato poi un rullo di caucciù impregnato di inchiostro. Su di essa sarebbe poi passato un foglio e sul foglio sarebbe rimasta l'impronta della pagina stampata. Un miracolo per gli occhi di un bambino che pensava di doverle leggere tutte poi quelle pagine che odoravano di piombo e di petrolio. Quella era la storia delle lettere che prendevano forma magicamente nella mia testa dando vita al pensiero. Come una magìa, appunto, è la lettura di questo libro...