Poesia Poesia straniera Poesie d'amore
 

Poesie d'amore Poesie d'amore

Poesie d'amore

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Per Nazim Hikmet una poesia d'amore non è mai soltanto d'amore. Egli riassume in 'amore' i diversi aspetti della propria attività e della propria esistenza. Non sarebbe poeta d'amore se non fosse anche poeta di battaglie e di idee. Lontanissimo da certo lirismo erotico che ha ormai fatto il suo tempo, Hikmet definisce il proprio lavoro come "colloquio con l'uomo", "servizio": partecipazione a tutto ciò che succede nel mondo. La sua forza nasce da un incontro - e da uno scontro - tra culture e modi di esistenza opposti: quello di "suo nonno pascià" e quello europeo, specie nella punta politicamente più avanzata. Partecipe in uguale misura dell'estrema dolcezza orientale e di una certa crudezza di ritmi di tipo occidentale, Hikmet ci mostra due facce della sua natura - lirica ed epica - saldate in un risultato unico.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Poesie d'amore 2008-08-18 00:13:08 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da Renzo Montagnoli    18 Agosto, 2008

Poesia e rivoluzione

Poeta e rivoluzionario Nazim Hikmet fu a suo modo un caso unico nella storia della letteratura, osteggiato in patria e osannato all’estero. Del suo impegno politico, della sua idea marxista ci sono ampi resoconti e anche pubblicazioni di opere specifiche, peraltro nemmeno in catalogo nel nostro paese, ma ciò che lo ha reso famoso e conosciuto in tutto il mondo sono le poesie d’amore, raccolte ora in un volume degli Oscar Mondadori nella traduzione originaria di Joyce Lussu.
Quest’opera è frutto di un lavoro assai lungo, tanto che raccoglie i testi scritti fra il 1933 e il maggio del 1963, comprendendo anche Il mio funerale, veramente splendido, con cui l’autore immagina la cerimonia a seguito della sua morte che avverrà di lì a pochissimo, il 3 giugno 1963.

Il mio funerale
Maggio 1963

La finestra della nostra cucina mi seguirà con lo sguardo
il nostro balcone mi accompagnerà col bucato steso.
Sono stato felice in questo cortile, pienamente felice.
Vicini miei del cortile, vi auguro lunga vita, a tutti.

Una poesia in cui il commiato è più del morto che dei superstiti, forse un espediente scaramantico per chi già aveva un cuore malandato, ma anche una sintesi della vita dell’autore, con quelle fede nella libertà che mai gli verrà a mancare anche nei lunghi anni di prigionia in Turchia, durante i quali, guarda caso, ha scritto gran parte delle sue celebri poesie d’amore.

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.

Certamente questa poesia, che fa parte di Lettere dal carcere a Munevvèr, è d’amore, è una comunicazione di sentimenti all’adorata moglie, ma è anche un canto di libertà, giacché l’amore non può essere imprigionato se non dagli innamorati e quel riferimento al mare non ancora navigato è l’anelito a potersi nuovamente ritrovare liberi di scegliere la propria vita.

IL messaggio si sublima tuttavia in questi versi che per me sono fra i più riusciti e in cui la passione, il desiderio e la speranza si fondono in un’ode all’amore.

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.

Ma se il carcere consente alla mente di fuggire grazie al ricordo dell’amore, anche il successivo esilio, senza l’adorata moglie, impone un’astrazione della mente per idealizzare un ricongiungimento con la persona amata.

Prima che Bruci Parigi
Parigi, 1958

Finché ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora temp0, mio amore
finché il mio cuore è sul suo ramo
vorrei una notte di maggio
una di queste notti
sul lungosenna Voltaire
baciarti sulla bocca
………

La raccolta comprende, oltre a Poesie d’amore, anche liriche di altro genere, fra cui dei poemetti e le altrettanto celebri Poesie sulla morte, un compendio quindi assai completo e la cui lettura è vivamente raccomandata per conoscere l’arte di Nazim Hikmet.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

E' flebile la mia voce e altre poesie
La terra desolata
Poeta nero
L'angelo e altre poesie
Sono fluito e altre poesie
Un'ombra fuggitiva di piacere
L'amore è un cane che viene dall'inferno
Iside ha segnato il mio tempo
Il poeta è un fingitore
Il Corvo e altre poesie
Concerto per Gerusalemme
Undici pianeti
Preghiera del mare
Dimentica chi sono
Ogni parola un essere
Cammino orgogliosa per la mia strada