Verticali
Letteratura italiana
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La poesia è transfinita
Quando da bambini ci insegnavano il concetto di numero provavamo sensazioni quasi banali, guardare quelle singole mele poste le une vicino alle altre, era intuitivo diventassero due nel paniere.Poi crescendo, ecco la vertigine, la scoperta dei numeri complessi,algebrici,transfiniti!
E' come quando a Capri percorri la strada per Villa Jovis ed alla fine dell'ascesa ti ritrovi davanti al salto di Tiberio, "vertigini verticali" ti regala quella pietra che precipita nell'infinito mare.Vorresti le ali di Icaro per lanciarti nel vuoto, ma è impossibile: impossibile? E la Poesia e la Matematica che cosa sono se non le ali
che Icaro bruciò per giovanile irruenza? Queste sono le emozioni che regalano le poesie di Galluccio, metafore aritmetiche, non a caso la poesia centrale della raccolta è dedicata ad un grande matematico Gerog Cantor, colui che creò la teoria degli insiemi,che ci ha fatto comprendere il concetto di numeri transfiniti che fece tremare la Chiesa, chissà perchè certa Chiesa di fronte a geni come Galilei o Cantor ,trema,mi viene da rispondere con i versi di Caproni:
"(...) So anche che voi non credete
a Dio.Nemmeno io.
Per questo mi sono fatto prete(...)"* .
In "Verticali" le emozioni sono tante come diversi sono i registri e i temi affrontati dal poeta e fisico napoletano, lui stesso dice in un'intervista, la poesia "funziona solo se ti fa perdere la strada", ed è così .
di Luigi De Rosa
esercizio lungimirante
fare calcoli sulle parti
riflettere su rimanenze
addentrarsi tra le parentesi
(sospendendo quel che premeva fuori)
e dire così addio all'eden degli interi
e impariamo che non possiamo sommarci
subito
ma dobbiamo prima denominarci
comunemente
conoscere la minima essenza condivisa
che ci moltiplichi
di Bruno Galluccio da Verticali, "Piano di emersione";Einaudi 2009
Una chiesa rassegnata
corpo di abbandono alla campagna.
Il tempo l'ha allontanata dagli uomini,
soltanto il sole si inginocchia
di fronte a mezzogiorno
depone un bacio sul volto screpolato.
Un uomo rosso in viso passa lì per caso
lascia cadere un cenno di preghiera
ripescata dall'infanzia.
di Bruno Galluccio da Verticali;
dalla sezione "Proiezioni" Einaudi 2009
* da "Lamento del preticello deriso" di Giorgio Caproni;Tutte le poesie,Garzanti 1999.