Spine
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Soffi spinosi
La raccolta consta di 45 poesie, componimenti molto brevi che - seppur non rispettando la rigorosa metrica nipponica- riconducono all'effetto di un haiku giapponese.
Pochi versi, asciutti, puliti, semplici, incisivi.
Ma se la lettura e' estremamente rapida, potrebbe essere anche naturalmente infinita : la necessita' avvertita dopo una prima contemplazione e' di ripetizione, si ha voglia di tornarci, di riassaporarle.
Non sono esperta di poesia e non so dare un giudizio critico sull'opera ma un giudizio umano, dei sensi sì.
Il mio parere si condensa come fiato caldo sul vetro freddo nell'immagine di un soffio.
Un soffio innocuo che come queste poesie riesce pero' ad avere un effetto concreto : un soffio al cuore e' doloroso, un soffio negli occhi e' fastidioso, un soffio all'orecchio e' eccitante.
Un soffio di poesie per raccontare l'amore che graffia, l'amore che sotto a petali scarlatti lima le sue spine appuntite.
"Rimase
solo la luna
pesante e grassa.
E il dolore
Da gettare ai cani."
Buona lettura.
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Opinioni inserite: 2
Incanto
E' un testo che arriva perchè è diretto, intenso, commovente, tagliente. Il fatto che le poesie siano così corte le rende immediate come pugni. Si legge velocemente, è vero, ma non bisogna fermarsi alla prima lettura. Ogni rilettura insegna qualcosa, ci svela qualcosa, anche su noi stessi. Meno male che ci sono i piccoli editori che ancora pubblicano poesia e scoprono queste piccole perle...
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Spine (Nel cuore)
Poesie?Micropoesie?Haiku?Pensieri sparsi?Gocce d’anima?
No,non saprei come definire le parole che mi regala Cristina De Laurentis e a dirla tutta nemmeno mi interessa.
Perché io di questo libricino mi sono innamorata.
Ho perso la testa.Ho deciso di portarlo con me,sempre.Aprirlo a caso e leggere,rileggere.
Finchè non l’avrò imparato a memoria.
E quando anche saprò recitare a menadito ogni verso continuerò a portarlo con me.
Come un memento.
Per ricordare.
Per ricordare che talento vuol dire far esplodere l’animo umano anche con dieci semplici parole.
(“Non riparare il mio dolore.
Proteggilo e non offrirmi tregue.”)
Per ricordare che per esprimere tormento non servono narrazioni di dolore.
(“Aspetto che la notte mi renda la giusta disperazione.”)
Per ricordare che l’amore fa sempre,comunque,al di là di tutto più bene che male.
(“Stringi forte,
spezzami il respiro.
Dammi tutto l’amore che ho perso per strada e non ho più trovato.”)
E per ultimo,tristemente,per ricordare che la bravura quasi mai è premiata come dovrebbe.
Una autrice cosi come mai è possibile che passi inosservata?
Ah,dimenticavo.
Io odio la poesia.
Ma quando la amo,la amo sul serio.