Poesia Poesia italiana Le catacombe dell'anima
 

Le catacombe dell'anima Le catacombe dell'anima

Le catacombe dell'anima

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

«Davide Vaccino con la sua penna scava solchi profondi nell'animo umano pur sapendo che una violenza fratricida sconvolge l'umanità e un'ansia maggiore lo costringe a non sognare, ma ad essere con i piedi legati alla realtà. Da queste paure, dal vuoto del nulla, dal ritmo incalzante delle sue liriche, dure, aspre, tinte di forte drammaticità, il poeta esprime il disagio interiore di chi è costretto a respirare questi momenti disperati. Vaccino, giocando a nascondino con l'eterno, giocando con i mille elementi della natura, costruisce versi che fanno riflettere, che aprono una nuova dimensione alla mente umana...» (dalla prefazione di Romeo Iurescia).



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Le catacombe dell'anima 2008-03-04 04:56:06 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    04 Marzo, 2008
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il tormento del poeta

Le catacombe dell’anima è un titolo quanto mai indovinato, perché tutta la silloge è permeata da una profonda malinconia, alimentata da un pessimismo trasparente che riverbera dal confronto fra l’io dell’autore e il mondo circostante.

E’ indubbio che lo scontro fra realtà esterna e aspirazione intima finisce con l’apparire stridente in tutta una serie di sfaccettature che Vaccino è riuscito a cogliere, per poi tradurle in versi.

C’è così l’orrore di Omicidio di stato (….Il sangue ha dipinto / di rosso quel prato: / lo Stato s’è spinto / a perpetrare reato; /…), la rassegnazione di Le voci dei morti (Le sento fra gli scrosci / d’acqua piovana / sulla terra molle / dei camposanti /…), l’indignazione per i profittatori dell’innocenza altrui di Un biglietto per il Paradiso (Agnes aveva un passaporto / e sulla bocca un bel sorriso: / un battello l’aspettava nel porto, / con un biglietto per il Paradiso. /….).

Non mancano riflessioni esistenziali come nell’eccellente Il buio o anche escursioni dialettali come in Masnà.

L’impressione che se ne ritrae è effettivamente quella di uno sconforto profondo, una macerazione di ideali in evidente contrasto con la realtà, insieme di elementi che condiziona e determina il percorso poetico dell’autore piemontese. Il suo è un mondo non solo ingiusto, ma anche senza speranza, una sorta di riflusso negativo di cui è spettatore e vittima contemporaneamente.

Uno status, quindi, che si riflette in ogni verso che finisce con l’apparire una confessione a se stesso, ma che attrae, pungola, per arrivare poi a compenetrare anche il lettore.

E’ originale poi il ricorso indifferente alla metrica e al verso libero, e addirittura al sonetto, una poliedricità che Vaccino sfrutta abilmente a seconda delle circostanze, magari alleggerendo lo svolgimento di più forte impatto, come in Un biglietto per il Paradiso, oppure qualificando maggiormente riflessioni di particolare complessità, come ne Il cieco.

Aggiungo, anche, che al di fuori di questa tematica, ma pur presente nella silloge c’è un acrostico e le iniziali di ogni verso finiscono con il comporre il nome e il cognome della destinataria di un sogno notturno, una brevissima parentesi d’amore, un raro momento di serenità.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il porto sepolto
Vita d'un uomo
Adelchi
L'ultimo turno di guardia
Uno più uno fa uno
Aforismi e magie
Poesie dell'indaco
Diavolo di sabbia
L'ennesimo angolo
Haikugrafia
La strada dei colori
Se non mi confonde il vento
Forza e libertà attraverso Alda Merini
I passeri di fango
Cento poesie d'amore a Ladyhawke
Haiku della buona terra