Poesia Poesia italiana L'oscura controdanza
 

L'oscura controdanza L'oscura controdanza

L'oscura controdanza

Letteratura italiana


Come ha sottolineato con forza e passione, nell’introduzione, il poeta Paolo Carlucci, in questa raccolta “vibra anche il flutto di un diario quotidiano di emozioni, di ore di vita vissuta, che si aprono all’inquietudine vera della poesia perigliosa e densa sempre di aeree metafore”. Verso dopo verso, la poesia di Cristina Sparagana si posa su un viso amato, su una manifestazione della natura, su un ricordo, su un dolore, su un sorriso, e ogni volta chi legge ha la netta sensazione di un’illuminazione che si fa avanti. Possono, le parole, rischiarare laddove è buio? La risposta è affermativa, quando ci si trova di fronte a grande poesia, che mostra, non spiega (la differenza è sostanziale). “L’oscura controdanza” illumina, di questo siamo certi: “l’oscuro” e il “contro” vengono attraversati e vibrano di nuova vita, di significati sempre più ampi e allargati. È il “miracolo” della parola, questo.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
L'oscura controdanza 2017-10-07 21:49:43 Laura V.
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Laura V. Opinione inserita da Laura V.    07 Ottobre, 2017
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Perle sconosciute

È una lettura fuori dall’ordinario, quella che regala la silloge di Cristina Sparagana.Tra le sue pagine palpita una poesia non sempre di facile comprensione, seducentemente criptica, meravigliosamente ricca d’immagini, colori, emozioni; una scrittura esigente che chiede di soffermarsi sulle parole, ma che a una rilettura più attenta dischiude infine generosa la sua essenza. Ed ecco, quindi, affiorare affetti e legami familiari, ricordi, quotidianità che intrecciano gioie, ansietà, pacate inquietudini dell’anima, silenzi cupi e solenni che, pur nascosti, non tacciono, mentre la lontananza, non sempre vissuta in termini soltanto geografici, si consuma a poco a poco in attese impazienti ma rassegnate che si dissolvono al calore di un ritorno.

“Il tuo cupo silenzio, dolce tarlo che si/ rintana, sera dopo sera, nell’arco roseo del tuo sopracciglio./ Ti parlo, e sul tuo labbro esita un giglio/ che subito appassisce nella grande/ terracotta di un piccolo tramonto.” (da “Silenzio”)

Colpiscono gli splendidi azzardati accostamenti verbali, che danno vita a giochi trasognati di tenebra e luce, un intenso poetare che affastella sapientemente le parole. E stupisce l’assonanza che si annida ritmica e inaspettata tra i versi che, all’improvviso, sanno farsi volo di rondini, fulvo manto di volpi o solitario cuore di tartaruga.

“A volte sogno i tuoi capelli sparsi/ brulli come di noce, e vorrei entrare/ nel vento della tua scriminatura, […]” (da “Chicchi”)
“Verrà presto la notte e la sua insonnia,/ un prato bianco, balzo di cipressi/ che ha chiuso fra i guanciali i suoi colori.” (da “L’ora del lupo”)
“La grave tartaruga siciliana/ il suo guscio presbiotico, ampio, ovale,/ le liquide escrescenze delle zampe,/ è laggiù che ti aspetta, l’oltremare/ sull’enorme inudibile parola. […]” (da “Un viaggio”)

Un lavoro davvero di alto livello che aggiunge ulteriore lustro alla carriera della già affermata autrice e che altro ne conferisce alla stessa casa editrice che lo ha pubblicato, a riprova del fatto che anche i piccoli editori, seppur operando ai margini di un mercato dove l’attenzione da parte del grande pubblico viene spesso abbagliata da mere logiche commerciali, propongono opere di qualità e, come in questo caso, notevole spessore che meriterebbero una diffusione maggiore.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il porto sepolto
Vita d'un uomo
Adelchi
L'ultimo turno di guardia
Uno più uno fa uno
Aforismi e magie
Poesie dell'indaco
Diavolo di sabbia
L'ennesimo angolo
Haikugrafia
La strada dei colori
Se non mi confonde il vento
Forza e libertà attraverso Alda Merini
I passeri di fango
Cento poesie d'amore a Ladyhawke
Haiku della buona terra