Haiku della buona terra
Letteratura italiana
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Granello puro di buona terra
"sei un seme nitido/ come granello puro/ di buona terra"
Sono tanti e affascinanti i versi che invitano il lettore a soffermarsi con attenzione tra le pagine di questi “Haiku della buona terra”, la nuova silloge di Dona Amati, poeta ed editora, pubblicata la scorsa primavera da FusibiliaLibri nella collana “essenze”. Come repentini scatti fotografici o variopinti quadri d'autore, i componimenti di genere haiku fissano un istante, ben prestandosi nel contempo, pur nella loro estrema brevità, a trasmettere emozioni che rivelano una forte e intensa compenetrazione tra l'animo del poeta/osservatore e il mondo della natura.
Da attenta e abile haijin, l'autrice ci racconta, attraverso l'efficace concisione delle canoniche diciassette sillabe, vere e proprie stagioni dell'anima che si susseguono e s'intrecciano tra gli sfondi suggestivi rappresentati, come si precisa nella nota introduttiva, dalla campagna viterbese e il mare di Anzio.
“nel labirinto
delle spighe di grano
giorni infuocati”
“rami indifesi
nel furore del vento –
foglie nell'aria”
“spiaggiate a riva
le meduse argentate
seccano al sole”
Ed è lì, tra paesaggi marini e campestri, che fanno capolino tante piccole e piccolissime creature cui viene rivolta un'attenzione tutta particolare dallo sguardo sensibile di chi scrive, nel pieno rispetto, del resto, di una tradizione poetica antichissima molto spesso incline a cogliere ogni forma di vita, seppur minuta e fragile; così, libellule, serpi, bruchi, farfalle, ragni, camaleonti, lucertole e gechi riempiono e colorano versi al pari di gatti e gabbiani, merli e corvi, mentre la natura fa il suo corso e il cuore d'improvviso trema al cospetto d'un temporale o s'incanta alla vista della luna o, ancora, a quella del mare bianco della neve sulle cime delle montagne.
“si finge ramo
tutto fermo sul tronco
l'insetto stecco”
“serra le chele
sulla preda che guizza –
granchio affamato”
Completano la raccolta, infine, una serie di tanka, senryu e renga, componimenti che riprendono la terzina dello haiku con sfumature e aggiunte varie.
Dedicato alla nipotina Cecilia, “granello puro/ di buona terra”, e impreziosito dalle immagini di alcune opere dell'artista Maria Grazia Tata, il libro offre un'ottima lettura sia a chi già ama la poesia haiku sia a chi volesse iniziare ad avvicinarsi a essa, presentandosi oltretutto con la consueta cura editoriale che contraddistingue le pubblicazioni dell'Associazione Fusiblia. Da leggere!
(I testi riportati, compresa la citazione del titolo, sono di proprietà di ©Dona Amati)